Dal testamento di don Ciccio

Francesco Ventorino

«Grato a Dio perché ha colmato di Grazia la mia vita, riconoscente a tutti quelli che mi hanno voluto e fatto del bene, chiedo perdono del male che ho fatto, perdono a mia volta chi mi avesse addolorato. Offro la mia vita perché Cristo sia tutto in tutti, in particolare per lo sviluppo del carisma di don Giussani e del Movimento di Comunione e Liberazione, cui devo la fecondità del mio sacerdozio. [...] Un abbraccio paterno a tutti coloro di cui ho avuto cura e responsabilità nel mio ministero sacerdotale. Mi ricordino nella preghiera e vivano per Cristo, unica ragione esauriente della vita».

Intenzione di preghiera suggerita dallo stesso don Ciccio in occasione del pellegrinaggio del 14 agosto 2015, che la comunità di Catania è solita fare nella vigilia della Solennità dell’Assunzione di Maria presso il santuario di Mompileri (Catania):

«Preghiamo perché don Ciccio, in questa prova suprema della vita, conservi la serenità e la disponibilità ad un’obbedienza totale e perché il Signore mantenga in lui la coscienza che nella sua carne si sta compiendo la passione di Cristo per il bene nostro e di tutta la Chiesa».