Un popolo e l'avventura delle apparenze

La Thuile, assemblea internazionale responsabili
Luigi Giussani

«Nessuno di noi vive per se stesso
e nessuno muore per se stesso,
perché se noi viviamo, viviamo per il Signore,
se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo,
siamo dunque del Signore»
(Rm 14, 7-8)



Questo vi auguro che lo spirito di Gesù vi faccia comprendere; perché la cultura di un popolo, cioè la bilancia della sua storia, è l'espressione vissuta di ciò che ha reso il popolo, appartenente a Cristo, vero protagonista della grande avventura delle apparenze.
Ho atteso tutto l'anno di potervi salutare e conoscere a uno a uno: ciò che origina il volto e la vita vissuta di una persona o di un popolo è un'origine di figliolanza che il Figlio del Padre accorda alla vita dell'uomo che Egli ha amato.
Gesù mi sembra chiedere quest'anno il sacrificio di questa conoscenza alla nostra amicizia.
Glielo offro per la vita vostra e per la vita del brano del popolo di Dio che vi tocca.
Ma il Signore cui apparteniamo è il Signore del tempo e dello spazio, il Signore di ogni vita. Perciò ora o "allora" conosceremo ciò che ci ha uniti nella verità e nell'amore al mondo.

Vostro amico

Luigi Giussani