“Oggi è possibile facilmente essere liberi, se uno trova ciò che soddisfa il suo desiderio di felicità”

Il teologo e sacerdote spagnolo Julián Carrón parla della libertà nella nostra epoca e dice che la felicità è davvero possibile per noi
Intervista a Julián Carrón - di Soraia Yoshida


Citando in una recente intervista il pensiero del sociologo polacco Zygmunt Bauman, il teologo spagnolo Julián Carrón ricordava che possiamo costruire tutti i muri che vogliamo, senza che ciò cambi il modo in cui l’individuo si concepisce. “Dopo che avremo costruito questi muri, ci renderemo conto che non danno una risposta all’insicurezza e a tutta la paura che sentiamo, perché esse hanno radici più profonde.”
Julián Carrón è alla guida della Fraternità di Comunione e Liberazione, un movimento della Chiesa cattolica presente in novanta paesi. Nelle sue lezioni, tuttavia, egli va oltre ai temi religiosi, per toccare anche argomenti di particolare attualità nella società di oggi, come la libertà, l’emigrazione e il terrorismo. Da una raccolta di vari articoli è nato il volume La bellezza disarmata (pubblicato in Brasile da Editora Companhia Ilimitada), che nelle intenzioni dell’autore si rivolge a tutte le persone che si trovano ad affrontare una situazione di crisi culturale, sociale e religiosa.
“Vi sono molte cose nel passato recente che prima erano evidenti e oggi non lo sono più”, afferma. “I valori che tutti conoscevamo, ora sembrano essersi offuscati. C’è un disinteresse per le cose, una paura e uno scetticismo del vivere che portano la gente a cedere di fronte alle grandi domande della vita.”

Qual è il valore più grande che manca al giorno d’oggi?
Il valore più grande di cui oggi si sente la mancanza è il valore della persona. La persona è la più grande risorsa di cui una società dispone. Se le persone non recuperano la coscienza del proprio valore, sarà difficile uscire da questa situazione di crisi in cui ci troviamo. Per recuperare il valore, le persone devono essere educate a riconoscerlo e, pertanto, a ridestare tutte le energie, tutte le capacità nascoste e che possono essere messe in gioco solo se si prende coscienza di esse.

Come è possibile conoscere la vera libertà oggi?
La libertà è la soddisfazione di un desiderio. Quando un bambino vuole andare a una festa, si sente libero se i suoi genitori lo lasciano andare, e sente mortificata la sua libertà se i genitori non glielo permettono. Ma il problema è che il desiderio dell’uomo è quello di essere libero in qualunque circostanza e in qualunque momento, e di riuscire a trovare ciò che lo soddisfa pienamente. Per questo oggi è possibile facilmente essere liberi se uno trova ciò che lo soddisfa.

Perché è tanto difficile essere liberi nella nostra società?
È difficile essere liberi perché le persone non trovano ciò che li soddisfa abbastanza, la possibilità di non dipendere dai propri successi, dagli altri, dal potere che cerca di sottrarre loro questa libertà. Solo se uno trova ciò che soddisfa il suo desiderio di felicità, potrà essere libero da qualsiasi genere di manipolazione.

Questa ricerca incessante della felicità rende gli uomini migliori, oppure finisce per ingabbiarli in un desiderio che non si realizzerà mai?
Il desiderio di felicità è ciò che libera l’uomo dalla possibilità di essere ingannato da chiunque voglia manipolarlo, promettendogli qualcosa che non corrisponde al suo desiderio. In molte circostanze, l’uomo può essere ingannato solo perché il desiderio di felicità cala, si riduce. Ma non possiamo strapparci da dentro questo desiderio di felicità che abbiamo, non possiamo ridurlo. Il desiderio di felicità è l’unica cosa che ci permette di essere liberi da qualsiasi manipolazione.

Sentire il desiderio di essere buoni è sufficiente per trasformare una persona?
No. Ciò che trasforma è trovare qualcuno che ti permette di essere più te stesso. Lo vediamo per esempio nell’esperienza amorosa. Nulla ridesta tanto una persona quanto l’essere amata. Dio si è sottomesso a questo metodo naturale facendosi uomo, ponendoci di fronte una attrattiva così grande da cambiare la vita di coloro che lo incontravano.

Il processo della scelta, che è imprescindibile per la libertà, reca molta sofferenza ai giovani che sono ancora alla ricerca della loro strada. È possibile avere l’una cosa senza l’altra, la libertà senza soffrire per le scelte?
La libertà è sempre un rischio, ma può essere aiutata se la persona trova qualcuno che le permette di scoprire facilmente quello che cerca. Per questo noi siamo stati creati con una sorta di detector dentro di noi, che ci consente di scoprire, di riconoscere la verità. Quando uno va a comprare delle scarpe, sa che il detector per trovare le scarpe giuste è la corrispondenza con il suo numero di piede. Nessun commesso lo potrà ingannare. Il cuore, con le sue esigenze di verità, di giustizia, di felicità, è il detector che ci permette facilmente di scoprire cosa corrisponde a queste esigenze.

Lei direbbe che è passato il tempo di proteggere i giovani dalle grandi sfide? È giusto “lanciarli” nel mondo perché possano dare il loro migliore contributo?
Sfidare i giovani, vale a dire, essere all’altezza dei desideri dei giovani, è l’unica condizione per cui essi potranno dare il loro contributo. Il problema comincia quando noi vogliamo ridurli o manipolarli. Quando li guardiamo per quello che sono, con il loro desiderio di felicità, di verità, di giustizia, allora essi potranno dare il proprio contributo al cambiamento di loro stessi e della società.

Lei pensa che oggi le persone si sentano meno realizzate o felici perché si sono allontanate dalla propria religiosità?
Religiosità nel mondo di oggi è una parola ambigua. Può essere ridotta solo a un sentimento, può essere ridotta a un feeling, a qualcosa di più o meno confuso. La religiosità vera coincide con le esigenze più profonde dell’uomo. Per questo, se non si prendono in considerazione e non si abbracciano queste esigenze, gli uomini non possono trovare la propria felicità.

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    “É possível ser livre hoje facilmente se você encontrar o que satisfaz seu desejo de felicidade”, por Soraia Yoshida, epocanegocios.globo.com, 14/11/2016