Nono anniversario della morte di don Giussani.
Messe di suffragio in tutto il mondo
In occasione del 9° anniversario della morte di don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e del 32° del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL (11 febbraio 1982), come ogni anno vengono celebrate Messe che sono presiedute da Cardinali e Vescovi in Italia e nel mondo, secondo questa intenzione: «A 60 anni dall’inizio del Movimento, nella fedeltà al carisma di don Giussani, chiediamo a Dio la grazia di una sana e bella inquietudine affinché, seguendo papa Francesco, riconosciamo in ogni circostanza della vita l’iniziativa di Dio che sempre ci precede e ci attrae a Sé con il Suo amore. E con Cristo presente andiamo incontro a ogni uomo che Lo desidera e Lo cerca con verità per rendere visibile l’essenziale».
L’elenco delle celebrazioni è consultabile sul sito www.clonline.org. In particolare, segnaliamo:
− Milano, S.Em. card. Angelo Scola, 11 febbraio, ore 21, Duomo
− Genova, S.Em. card. Angelo Bagnasco, 12 febbraio, ore 20.30, chiesa di Santa Marta
− Perugia, S.E. mons. Gualtiero Bassetti, 12 febbraio, ore 20, Cattedrale
− Bologna, S.Em. card. Carlo Caffarra, 11 febbraio, ore 21.15, Cattedrale di San Pietro
− Roma, S.Em. card. Stanislaw Rylko, 24 febbraio, ore 20.30, San Giovanni in Laterano
− Madrid, S.Em. card. Antonio María Rouco Varela, 17 febbraio
− Vienna, S.Em. card. Christoph Schönborn, 4 marzo
− Mosca, S.E. mons. Paolo Pezzi, 14 febbraio
− Budapest, S.Em. card. Péter Erdò, 8 febbraio
− Salvator de Bahia, S.E. mons. Murilo Krieger, 7 febbraio
− Vilnius, S.E. mons.Gintaras Linas Grùsas, 21 febbraio
− Ottawa, S.E. mons. Terrence Prendergast, 12 febbraio
Nella lettera a tutti gli amici del movimento, scritta dopo essere stato ricevuto in udienza da papa Francesco, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, osservava:
«Vi prego di accogliere come rivolta a noi - specialmente a noi che siamo nati solo per questo, come testimonia tutta la vita di don Giussani - la domanda di papa Francesco: ciascuno di noi, ogni comunità del nostro Movimento, “rende visibile l’essenziale, cioè Gesù Cristo?”. Papa Francesco mi ha confidato di avere conosciuto il Movimento a Buenos Aires agli inizi degli anni Novanta e che questa scoperta fu per lui “aria fresca”. E questo lo portò a leggere spesso i testi di don Giussani, perché trovava in lui quello che serviva alla sua vita cristiana. Immaginate la commozione nel sentirmi dire queste cose da chi oggi è il Vescovo di Roma! Il Papa ci incoraggia a vivere personalmente, nella comunione tra noi, la natura del nostro carisma, perché un movimento come il nostro è chiamato a rispondere alle urgenze di questo momento della vita della Chiesa e del mondo.
Dalla vicinanza e familiarità di papa Francesco nasce per me e per tutti noi, amici, una nuova responsabilità davanti a Dio e alla Chiesa».
Milano, 7 febbraio 2014.
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