Pasqua 2016. Il Volantone di Comunione e Liberazione

Julián Carrón

Come ogni anno, il Movimento di CL propone un'immagine artistica e un testo come aiuto a vivere la Santa Pasqua.

Quest'anno l'immagine è un particolare di Cristo e l'adultera (1680 ca.), di Jean de Dieu, deambulatorio, Cattedrale di Chartres, Francia. (Foto: Mondadori/AGKimages).

Il testo è costituito da due brani. Il primo, di papa Francesco, è tratto da Il nome di Dio è misericordia, pp. 31 e 50. Il secondo brano, di Luigi Giussani, è tratto dagli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione del 1987, p. 15.


Ecco i due brani:
«La fragilità dei tempi in cui viviamo è anche questa: credere che non esista possibilità di riscatto, una mano che ti rialza, un abbraccio che ti salva, ti perdona, ti risolleva, ti inonda di un amore infinito, paziente, indulgente; ti rimette in carreggiata.
Quando si sperimenta l’abbraccio di misericordia, quando ci si lascia abbracciare, quando ci si commuove: allora la vita può cambiare, perché cerchiamo di rispondere a questo dono immenso e imprevisto, che agli occhi umani può apparire perfino “ingiusto”, per quanto è sovrabbondante».
Papa Francesco


«Quando il centurione vide Gesù; quando la samaritana si sentì guardata e descritta in tutto; e quando l’adultera si sentì dire: “Neanch’io ti condanno, va’ e non sbagliare più”; quando Giovanni e Andrea si videro quel volto fissarli e parlargli: fu un immergersi nella sua presenza.
Immergerci nella presenza di Cristo che ci dà la sua giustizia, guardarlo: questa è la conversione che ci cambia alla radice; vale a dire: che ci lascia perdonati. Basta riguardarlo, basta ripensarlo, e siamo perdonati».
Luigi Giussani

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