Saluto finale di Julián Carrón al cardinale Angelo Scola

Santa Messa in occasione dell’IX anniversario della morte di don Giussani e del XXXII anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL. Duomo di Milano, 11 febbraio 2014
Julián Carrón

Eminenza Reverendissima,

desidero ringraziarLa a nome mio personale e di tutti gli amici di Comunione e Liberazione qui presenti e uniti a noi in tutto il mondo, per avere condiviso questo gesto di riconoscenza e di lode al Signore per il dono della vita di don Giussani, per i sessant’anni dall’inizio del Movimento e per l’anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Nella Sua Lettera pastorale, Il campo è il mondo, Lei ci ha richiamato all’essenziale del nostro cammino di cristiani, ricordandoci con papa Francesco che «la fede cristiana nasce dall’incontro con il Dio vivente che viene prima di ogni nostra iniziativa, perché ci chiama alla vita e ci dona il suo amore… Tutta la vita dell’uomo ha l’andamento di una risposta alla chiamata di Dio perché è, in se stessa, vocazione» (Il campo è il mondo 3, p.25). Chiediamo a Dio di essere fedeli alla nostra vocazione, nella riscoperta continua della novità del carisma di don Giussani che ci ha testimoniato con tutta la sua esistenza che «la gioia più grande della vita dell’uomo è quella di sentire Gesù Cristo vivo e palpitante nelle carni del proprio pensiero e del proprio cuore».

Questa consapevolezza non è in noi totalmente oscurata dalla coscienza dei nostri limiti e dei nostri peccati, anzi diventa urgenza e grido di conversione, perché sappiamo, proprio per la grazia dell’incontro con Cristo, che «tutto e tutti possiamo incontrare, a tutto e a tutti siamo inviati» (Il campo... , p.37).

Per questo rinnovo davanti a Lei la consegna e la disponibilità totale delle nostre vite a seguirLa e a collaborare con Lei, secondo le nostre possibilità, in quella passione di testimonianza nelle circostanze quotidiane e negli ambiti in cui si gioca la vicenda comune dei nostri fratelli uomini, «attraverso l’annuncio esplicito della bellezza, della bontà e della verità di Gesù Cristo» che corrisponde «all’umano desiderio di pienezza» (Il campo…, p.45).

Grazie Eminenza!