Accade a Rimini

Editoriale
Luigi Giussani

Nel saluto conclusivo al XXV Meeting di Rimini, don Giussani ha detto che «ciascuno di noi ha la coscienza in questo momento di diventare fattore interessante, creatore di realtà presenti, di volontà di cambiamento». Lo ha detto in un tempo in cui la violenza dell’ideologia domina la scena internazionale e rende paurosa la domanda sul futuro. La pretesa dell’uomo di essere misura di tutte le cose dissemina il mondo di morte e di sgomento. A leggere i giornali e a guardare la televisione siamo tutti un po’ atterriti: il nulla sembra guadagnare sempre più terreno rispetto al desiderio di una positività di vita, che tuttavia rimane in chiunque pur sotto una montagna di detriti.
Don Giussani ha parlato di «appassionato amore al mistero dell’uomo, appassionato amore al disegno dell’uomo, appassionato calore, appassionato affetto per quello che l’uomo può fare essere e centrare nella sua storia». Che cosa può motivare questa coscienza certa di una positività inesorabile?
Aprendo il Meeting Giovanni Paolo II ha sottolineato che «Cristo è principio inesauribile di rinnovamento dell’uomo e del mondo». Questo è l’annuncio di un fatto, testimoniato anche dalla storia di questi venticinque anni di Meeting.
Proprio la coscienza di questa verità - che è un fatto e non un’ideologia - ha reso il Meeting un gesto di amicizia reale, anche se arduo e a volte apparentemente impossibile, com’è stato l’incontro imprevisto tra i Ministri degli Esteri israeliano e palestinese.
Le migliaia di persone che hanno vissuto il Meeting 2004 ne hanno fatto esperienza e la loro esistenza è speranza per tutti. Per chi ha incontrato l’esperienza cristiana la vita ha una pienezza che per altri è inimmaginabile: tutto è accostato con vivacità. Questo Speciale Meeting 2004 ne offre la documentazione, attraverso una raccolta di articoli e di immagini sui principali incontri, le mostre e gli spettacoli del XXV Meeting per l’amicizia fra i popoli.