L’irriducibile positività del reale
che il Mistero dell’amore di Dio rende possibile

«“Io sono di Gesù”, diceva il nostro Rolando. Chi scommetterebbe sul fatto che questo semplice riconoscimento sia una ragione adeguata per vivere e per morire? Davanti al nostro possibile scetticismo sta un fatto: Rolando Rivi era talmente pieno di questa esperienza, che costituiva la sua stoffa umana fino alle viscere, che neanche la cattiveria degli uomini ha potuto separarlo da un’evidenza così indistruttibile...».

L'Intervento conclusivo di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, in occasione dell'Inaugurazione della casa dei Memores Domini, nel settantesimo anniversario del martirio del beato Rolando Rivi.
Domenica 12 aprile 2015 – Pieve di San Valentino (Castellarano RE)