Ottavo anniversario della morte di don Giussani.
Messe di suffragio in tutto il mondo

Ufficio stampa di CL

In occasione dell’8° anniversario della morte di don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e del 31° del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL (11 febbraio 1982), come ogni anno vengono celebrate Messe che sono presiedute da Cardinali e Vescovi in Italia e nel mondo, secondo questa intenzione: «Commossi per l’annuncio fatto dal Papa e ancora più consapevoli della nostra responsabilità, chiediamo la Grazia, nell’Anno della Fede, di una conoscenza e affezione sempre più profonde a Cristo attraverso la sequela intelligente e appassionata del carisma di don Giussani nella vita della Chiesa, al servizio dei nostri fratelli uomini».

L’elenco delle celebrazioni è consultabile sul sito www.clonline.org. In particolare, segnaliamo:
New York, S.E. card. Timothy Dolan, 10 febbraio
Milano, S.E. card. Angelo Scola, 12 febbraio, ore 21, Duomo
Genova, S.E. card. Angelo Bagnasco, 21 febbraio, ore 21.15, chiesa di Santa Marta
Madrid, S.E. card. Antonio María Rouco Varela, 21 febbraio
Vienna, S.E. card. Christoph Schönborn, 22 febbraio
Barcellona, S.E. card. Lluis Martinez Sistach, 22 febbraio
Pretoria, S.E. mons. William Slattery, ofm, 23 febbraio
Amman, mons. Giorgio Lingua, nunzio in Giordania, 23 febbraio
San Paolo, S.E. card. Odilo Scherer, 26 febbraio
Nairobi, S.E. card. John Njue, 3 marzo

Ricevendo in Udienza i partecipanti all’Assemblea Generale della Fraternità sacerdotale di San Carlo Borromeo, il 6 febbraio 2013, Benedetto XVI ha ricordato don Giussani con queste parole: «Ho conosciuto la sua fede, la sua gioia, la sua forza e la ricchezza delle sue idee, la creatività della fede. È cresciuta una vera amicizia; così, tramite lui, ho conosciuto anche meglio la comunità di Comunione e Liberazione». E subito dopo, rivolgendosi a don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, ha detto del Movimento: «E sono lieto che il successore sia con noi; che continua questa grande opera e ispira tante persone, tanti laici, donne e uomini, sacerdoti e laici, per collaborare alla diffusione del Vangelo, alla crescita del Regno di Dio».

In una recente lettera agli iscritti alla Fraternità di CL, don Carrón ha scritto: «Affinché la nostra vita possa essere così cambiata, occorre la nostra disponibilità alla conversione, cioè alla sequela, secondo l’invito di don Giussani: “La sequela è il desiderio di rivivere l’esperienza della persona che ti ha provocato e ti provoca con la sua presenza nella vita della comunità, è il desiderio di partecipare alla vita di quella persona nella quale ti è portato qualcosa d’Altro, ed è questo Altro ciò cui sei devoto, ciò cui aspiri, cui vuoi aderire, dentro questo cammino”. (…) Ricordando che “a nulla fuorché a Gesù il cristiano è attaccato” (don Giussani), aiutiamoci a camminare dentro la memoria di Lui, obbedendo alla voce del Mistero che ci chiama attraverso quel grande testimone che è Benedetto XVI. Se ci risparmiassimo questo che è “il” lavoro della vita, mancheremmo al compito della testimonianza per cui il Signore ha suscitato il carisma del movimento nella Chiesa».

l’ufficio stampa di CL

Milano, 8 febbraio 2013.

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