Comunicazione di Prosperi sulla lettera del cardinale Farrell

Il messaggio del Presidente alla Fraternità circa la lettera del Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita del 22 febbraio, con alcune Note interpretative e considerazioni sul passo richiesto al movimento dalla Chiesa
Davide Prosperi

Cari amici,
la Diaconia centrale della Fraternità, riunitasi il giorno 19 marzo u.s., ha preso atto del contenuto della lettera che il cardinale Farrell mi aveva invitato il 22 febbraio. L’Esecutivo della Fraternità, che l’aveva esaminata nella prima riunione utile, aveva quindi deciso di sottoporla alla Diaconia di marzo.
La lettera del Cardinale precisa ulteriormente la portata dei cambiamenti introdotti dalla Chiesa: nel formulare specifiche domande da parte nostra, via via emergono dal Dicastero risposte puntuali che ci aiutano a comprendere appieno il quadro anche giuridico della situazione e quindi quanto ci viene chiesto.
Mi preme molto che tutti sappiate che cosa è avvenuto. Vorrei ripercorrere con la massima trasparenza i fatti che si sono succeduti a partire dalla pubblicazione del Decreto Generale riguardante le Associazioni Internazionali di Fedeli e dalle dimissioni di don Carrón. Nelle passate comunicazioni ho detto infatti alcune cose che si sono poi rivelate in parte inesatte perché io stesso, insieme a tutti i membri della Diaconia, avevo interpretato il nostro mandato come un servizio di breve durata. Mi perdonerete se devo tornare su considerazioni di carattere “giuridico”, ma per prima cosa vorrei riportarvi alcune note interpretative, così come mi sono state indicate dai nostri canonisti esperti, a riguardo delle tre comunicazioni ricevute dal cardinale Farrell dopo le dimissioni di Carrón. (...)

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