«L'uomo è uomo perché riconosce il sacro»ll 23 febbraio è morto il cardinale belga Julien Ries. Sul sito del Meeting di Rimini il presidente della Jaca Book lo ricorda. Dal loro primo incontro nel '79 alla lunga collaborazione di lavoro. Il racconto di una grande amicizia01.03.2013Sante BagnoliCi siamo incontrati ad un convegno sull'Arte rupestre organizzato dal Centro Camuno di Studi Preistorici diretto da Emmanuel Anati, a Capo di Ponte, tra il 28 luglio e il 3 agosto del 1979.Jaca Book fu la prima casa editrice a pubblicare sistematicamente arte rupestre in Italia. Il convegno mi interessava molto, perché c'erano studiosi di tutto il mondo e si poteva avere un quadro internazionale delle scoperte.Il tema era su Arte e Religione, perciò tutta la tematica del simbolo avrebbe avuto un grande spazio.La seconda mattina prende la parola un prete belga, membro del Comitato dell'Unesco per la classificazione dell'arte rupestre, così almeno avevo capito: era Julien Ries.La tradizione di sacerdoti in Preistoria nel mondo francofono mi era ben nota, dall'Abbé Breuil a Teilhard de Chardin, ma a metà dell'esposizione ero particolarmente colpito. Dopo relazioni anche molto tecniche, ero davanti ad uno sfondamento di orizzonti. Con i piedi ben saldi sulle rocce graffite e con indagini dettagliate delle incisioni, Ries incontrava la presenza di miti istoriati, in particolare in accordo con antichi elementi fondanti della mitologia indoeuropea.