Papa Francesco all'incontro con i migranti (©Vatican Media/Catholic Press Photo)

Il Papa a Malta e la «notte della guerra»

Nel suo viaggio sull'isola del Mediterraneo Francesco è tornato continuamente al dramma del conflitto in Ucraina e dei profughi. Dal discorso al Corpo diplomatico all'intervista sul volo di ritorno, ecco le sue parole

«...C’è, infine, il vento proveniente da est, che spesso soffia all’aurora. Omero lo chiamava “Euro” (Odissea V,379.423). Ma proprio dall’est Europa, dall’Oriente dove sorge prima la luce, sono giunte le tenebre della guerra. Pensavamo che invasioni di altri Paesi, brutali combattimenti nelle strade e minacce atomiche fossero ricordi oscuri di un passato lontano. Ma il vento gelido della guerra, che porta solo morte, distruzione e odio, si è abbattuto con prepotenza sulla vita di tanti e sulle giornate di tutti. E mentre ancora una volta qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, provoca e fomenta conflitti, la gente comune avverte il bisogno di costruire un futuro che, o sarà insieme, o non sarà. Ora, nella notte della guerra che è calata sull’umanità, per favore, non facciamo svanire il sogno della pace»
(dal Discorso alle Autorità e al Corpo diplomatico)

L'omelia alla Messa a Floriana

L'intervista sul volo di ritorno (da VaticanNews)

L'incontro di preghiera a Gozo