TOMMASO MORO Cosa permette l'ironia della vita
Chi fu Tommaso Moro? Un santo, un grande umanista rinascimentale, l’autore della famosa Utopia, risponderanno i più. Pochi, o pochissimi, infatti, associano il nome di Moro a quello di un prolifico poeta in lingua inglese. Eppure Moro scrisse parecchi versi: la sua produzione spazia dagli epitaffi, alle meditazioni, ai divertissement. Le sue liriche sino ad oggi non erano mai state tradotte e per questo motivo solo gli appassionati di letteratura e gli studiosi del Rinascimento inglese avevano potuto apprezzare i versi dell’autore cinquecentesco.
Poesie inglesi raccoglie in un unico volume, per la prima volta tradotti in Italiano, col testo originale a fronte, tutte le liriche di Tommaso Moro. Il filo conduttore è una fede autentica, vissuta quotidianamente cercando di seguire l’esempio di Cristo: con la croce come monito e speranza concreta di salvezza. Per questo anche i versi scritti da Moro nella Torre di Londra in attesa di salire sul patibolo sono permeati da quella serenità che lo contraddistinse sino alla fine.
L’ironia e il tipico humor che caratterizzano la sua prosa, si ritrovano anche nelle liriche. Moro non smette mai di sorprendere il lettore con la sua lucidità e coerenza nei confronti degli eventi della vita, che indipendentemente dalle circostanze, vale sempre la pena di essere vissuta.
La morte, che è fine naturale e accomuna tutti gli uomini ha senso per chi davvero ama «se può donargli/ la lietissima presenza di quell’un/ su cui cuore e affetto stanno fissi./ Così chi ama Dio sarà ben lieto/ di sopportar ogni tribolazione/ piuttosto che da Dio esser assente,/ e di morir gioisce perché è certo/ di ottener, lasciando valle oscura,/ del paradiso la gloriosa luce/ vedere il dolce viso dell’Amore».
TOMMASO MORO
Poesie inglesi
San Paolo
A cura di Carlo Maria Bajetta
p. 208, € 16