«Sorriderò al Tuo volto nascosto, sempre»
«Esse amano Gesù. E trasformano in azione vivente questo loro amore». Così rispose Madre Teresa di Calcutta a un giornalista americano che era andato a vedere la sua opera: scioccato, le chiese come facessero quelle giovani donne «a trovare la forza di piegarsi su questi uomini con i vermi tra le piaghe». La risposta di Madre Teresa è stata ricordata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, inaugurando la mostra dedicata a lei in Università Cattolica a Milano.
“Beata Teresa di Calcutta - Vita, Spiritualità e Messaggio” è esposta fino al 21 settembre nel chiostro del Rettorato. Nata dalla collaborazione con l’Associazione centro studi "Tutti più educati", è stata realizzata dalle Suore Missionarie della Carità. In quarantadue pannelli racconta la sua vita, attraverso gli scritti e grandi foto d’archivio, alcune inedite. Dalla nascita, il 26 agosto 1910 a Skopje, l'attuale Macedonia, alla sua vocazione: «Il Cuore di Gesù è stato il mio primo amore. Da quando avevo cinque anni e mezzo. Quando Lo ricevetti per la prima volta, l’amore per le anime è cresciuto dentro di me». Ogni pannello è introdotto da una frase della beata e il percorso prosegue con l’ingresso di Gonxha (“bocciolo”) Agnes - questo era il suo nome di Battesimo - tra le Suore di Loreto. Poi, dopo la missione in Irlanda, l’arrivo a Calcutta nel 1928, come novizia: «Voglio essere tutta di Gesù, davvero e non per il nome o per l’abito… Darei qualunque cosa per Lui, anche la mia stessa vita».
Nel 1948, l’abbandono della clausura, dopo “l’ispirazione” del 1946; due anni di intima comunione con Dio, e poi “The Darkness”: il periodo delle tenebre, dal 1949 al 1997. «Dentro di me c’è il gelo… Non è altro che la pura fede che mi fa andare avanti…». A lungo Madre Teresa vive con con un forte dolore interiore. «Sappiamo quanto Madre Teresa abbia dovuto soffrire», ricorda il cardinale Scola: «È dovuta passare per la celebre “oscurità luminosa”». Quella che le fece dire: «Vi è tanta contraddizione nella mia anima, un tale desiderio di Dio, cosi profondo e doloroso, una sofferenza continua... Ma se la mia sofferenza sazia la Tua Sete, eccomi, Signore, con gioia accetto tutto fino alla fine della vita e sorriderò al Tuo Volto Nascosto, sempre». Infatti, in quegli anni di buio, misteriosamente, tutto fiorisce: nel 1950, nasce la Congregazione delle Missionarie della Carità, con lo scopo di «saziare la sete di Gesù Cristo in Croce di amore e di anime». Da allora, un fiume in piena: le prime adepte, le case, le difficoltà e l'impegno instancabile per i poveri. Fino alla morte, il 5 settembre 1997: «La morte non è altro che tornare a casa da Dio».
L’ultima sezione è dedicata alla beatificazione del 2003, celebrata da Giovanni Paolo II. Dalla sua omelia meglio si comprende l’amore viscerale che Madre Teresa aveva per Cristo: «RiconoscendoLo, Lo serviva con totale devozione, esprimendo la delicatezza del suo amore sponsale. Così, nel dono totale di sé a Dio e al prossimo, madre Teresa ha trovato il suo più alto appagamento e ha vissuto le qualità più nobili della sua femminilità. Desiderava essere un “segno dell'amore di Dio, della presenza di Dio, della compassione di Dio” e, in tal modo, ricordare a tutti il valore e la dignità di ogni figlio di Dio, che è “creato per amare ed essere amato”».
«Quello che mi ha sempre impressionato di lei, quando anche l’ho incontrata personalmente, era come la straordinaria e cocciuta semplicità della sua carità avesse una potente forza culturale. Come ha da essere la carità. È la carità che legittima l’autorevolezza della verità», spiega Scola. E conclude: «Tutti noi diciamo di amare Gesù. Ma a parole. Molti di noi - io almeno - quando passiamo all’azione non abbiamo più l’amore a Gesù come criterio. “Esse amano Gesù. E trasformano in azione vivente questo loro amore”. È questo amore che io mi auguro di poter imparare nei giorni della mia vita. E lo auguro anche a voi. La mostra sarà una bella occasione per questo».
“Beata Teresa di Calcutta - Vita, Spiritualità e Messaggio”
Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
Fino al 21 settembre
Orari: 9-19, lunedì - venerdì
Ingresso libero