Adriano Olivetti. «Non c'è passato in me»
Cos’è che ancora oggi stupisce della storia di Adriano Olivetti? Basta sfiorare la complessità della persona e dell’esperienza olivettiana per capire che la risposta non è scontata. C’è chi è affascinato dal genio imprenditoriale, capace di portare l’Italia all’avanguardia mondiale; chi rimpiange l’integrità di un uomo simbolo di quell’Italia migliore che oggi sembra lontana; chi pone l’accento sull’impegno culturale o sul progetto di riforma politica. Adriano Olivetti. La biografia, scritto dal giornalista Valerio Ochetto e ripubblicato da Edizioni di Comunità, la casa editrice fondata nel 1946 dallo stesso Olivetti, tocca tutti questi aspetti, soddisfacendo le curiosità di molti e offrendo un ritratto preciso e completo, che illumina ciò che Adriano Olivetti è stato e invita a immaginare cosa può ancora essere oggi.
Perché ciò che davvero stupisce di Adriano Olivetti, e che emerge dal semplice racconto della sua storia, è la possibilità di non ridurre quell’uomo e quella storia a una pura celebrazione nostalgica. Certo, leggendo le pagine che parlano dei servizi sociali e culturali delle fabbriche Olivetti, o dell’esperienza straordinaria delle Comunità del Canavese, è forte la tentazione di abbandonarsi al rimpianto, di pensare che progetti simili oggi siano irrealizzabili. Ma ci sono altre pagine, che parlano della tensione di Olivetti verso il futuro – «non c’è passato in me», amava dire - , della sua fiducia nelle forze spirituali: «Verità, Giustizia, Bellezza e soprattutto Amore», del suo mettere al centro l’uomo in ogni contesto, seguendo gli insegnamenti del padre Camillo e l’ispirazione di intellettuali come Emmanuel Mounier.
A partire da questo nucleo di valori spirituali Olivetti ha trasformato in realtà, seppur per un periodo di tempo limitato, ciò che nonostante l’evidenza spesso si continua a definire utopia. Ed è proprio una rinnovata fiducia in questi valori spirituali, la fede nella capacità di rendere l’utopia reale, a far sì che siano ancora possibili oggi nuovi progetti “olivettiani”. Della necessità di proseguire la sua opera era del resto consapevole lo stesso Olivetti quando parlava della sua missione «socialista e cristiana, anche se la pietra che io porterò alle fondamenta del Regno di Dio sarà una e ce ne vorranno ancora mille e mille volte mille». In questi valori, in questa missione, risiede il cuore dell’eredità olivettiana, oggi proiettata verso il futuro grazie all’opera della Fondazione Adriano Olivetti e delle rinate Edizioni di Comunità, dirette da Beniamino de’ Liguori, nipote di Adriano, che oltre alla biografia hanno presentato quest’anno scritti e discorsi del loro fondatore e hanno in programma anche la pubblicazione di altri autori vicini al pensiero olivettiano.
La biografia di Adriano Olivetti è perciò una prima, fondamentale, introduzione a un universo di pensiero e di azione che è stato ed è ancora ricco di possibilità, e all’esperienza di un uomo che ha interpretato il rapporto con il suo Paese in termini di comunità, e soprattutto di forte e concreta responsabilità: «Questa duplice lotta nel campo materiale e nella sfera spirituale è l’impegno più alto e la ragione della mia vita. La luce della verità, usava dirmi mio padre, risplende soltanto negli atti, non nelle parole».
Valerio Ochetto
Adriano Olivetti. La biografia
Edizioni di Comunità
pp. 352 - € 16,50