Quando la libertà diventa un gesto eroico
Budapest, 1944. Giorgio Perlasca, un commerciante di carni italiano, è ricercato dalle SS. La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore: la deve pagare. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando Sanz Briz, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume del tutto indebitamente (non è neanche un diplomatico) il ruolo di ambasciatore di Spagna.
In soli quarantacinque giorni riesce a evitare la morte di più di cinquemila persone. A guerra conclusa torna in Italia e conduce una vita normalissima, non sentendo mai la necessità di raccontare la sua storia, se non a pochi intimi. Vive nell’ombra fino al 1988, quando viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita. Ora il suo nome si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.
A chi gli chiedeva le ragioni di un’azione così eroica e così rischiosa, rispondeva semplicemente: «Ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza?». Quella di Perlasca è una naturalezza che disarma. La sua storia è una storia di eroismo vissuto nel quotidiano, di un singolo che, al centro di un inferno storico, emerge come singolo esempio di libertà. Una libertà umana come luogo di possibilità e addirittura di salvezza per tanti.
Nell’imminenza della Giornata della Memoria, presso lo Spazio Banterle, il 20, 21 e 22 gennaio, il pluripremiato attore Alessandro Albertin ne porta in scena la vicenda.
Perlasca. Il coraggio di dire no, di e con Alessandro Albertin. A cura di Michela Ottolini.
Spazio Banterle, 20-21-22 gennaio (venerdì h. 20:30; sabato h. 19:30; domenica h. 16:30)
Largo Corsia dei Servi, 4.
Biglietti in promozione € 7.
Per info e prenotazioni: biglietteria@incamminati.it (3482656879)