30 anni di Encuentro: perché la fede non sia mortificata

Fernando De Haro

L’editore si è trasformato, per una volta, in autore, e ha raggiunto un risultato inatteso. José  Miguel Oriol racconta in 30 años de Encuentro la storia dell’editrice che è nata ed è cresciuta di pari passo con la democrazia spagnola. Una sorpresa per i membri del Movimento più giovani, che non conoscono la portata vertiginosa dello slancio missionario e dell’apertura di interesse verso tutta la realtà che l’incontro con don Giussani suscitò negli “Oriol” e nei “Carrascosa”. Una sorpresa anche per gli estranei, come Jorge Trías, editorialista di “ABC” – uno dei quotidiani nazionali più quotati – che parla di un “libro massiccio” che ripercorre la vicenda di una editrice che ha scelto di essere sempre in prima linea, una editrice cattolica in dialogo con tutti. In giugno, Encuentro ha organizzato una tavola rotonda nell’ambito della affollatissima Fiera del Libro di Madrid, nella quale ha voluto chiarire che la celebrazione dei suoi trent’anni di attività non era una occasione per rivolgere uno sguardo nostalgico o compiaciuto sul passato. Tra gli invitati a parlare, Gabriel Albiac, filosofo nichilista che ha abbandonato il marxismo; Jon Juaristi, ebreo impegnato a smascherare le menzogne del nazionalismo; Pio Moa, storico autore di una rilettura del franchismo. Tutti in ricerca, tutti davanti a un’esperienza cristiana liberamente proposta, tutti amici di Encuentro, nessuno disposto ad accettare risposte prefabbricate. Alcuni giorni dopo, la celebrazione dell’anniversario è continuata con una cena alla quale si sono incontrate duecento personalità della vita pubblica spagnola: politici, intellettuali, scrittori, giornalisti, filosofi… tutti lieti di poter collaborare a un lavoro culturale che ha tracciato solchi laddove pochi erano disposti ad arare. Come quello che portò a pubblicare von Balthasar o de Lubac quando i venti ideologici del post-Concilio volevano seppellirli per la loro eccessiva fedeltà alla tradizione della Chiesa, o come quello che ha portato ad aprire un dibattito sulle origini della Guerra Civile. Nel catalogo di Encuentro, da sempre, i libri di don Giussani, da oltre trent’anni messi a disposizione dei lettori spagnoli e latinoamericani. Già nei primi anni Ottanta, quando le comunità del Movimento in alcune città erano formate da due o tre persone, si potevano trovare le opere di Giussani in libreria. In quegli anni, noi ragazzi andavamo in quelle librerie non solo per comperare i libri, ma per renderci conto che l’esperienza che avevamo incontrato non era qualcosa di privato, stava davanti a tutti, aveva a che fare con tutto. Da allora Encuentro è stata sempre un aiuto per aver coscienza di questa dimensione, senza la quale la Fede è mortificata.