Curran Hatleberg. Lo shock dell’altro
Incontri«Viviamo in un’epoca di tribalismo. Ma tutti desideriamo essere guardati, ascoltati, amati». Su "Tracce" di ottobre l’intervista al fotografo americano cui il Meeting ha dedicato una mostra
«Viviamo in un’epoca di tribalismo. Ma tutti desideriamo essere guardati, ascoltati, amati». Su "Tracce" di ottobre l’intervista al fotografo americano cui il Meeting ha dedicato una mostra
La Bibbia come luogo di domande e non di precetti: due studiosi si confrontano scoprendo qual è il segreto per un dialogo vero. Lo racconta uno dei due protagonisti, il domenicano polacco padre Popko (da Tracce di marzo)
Un pellegrinaggio a Gerusalemme diventa «un’esperienza di incarnazione» per Éric-Emmanuel Schmitt. Il suo libro è già un successo. Perché «per gli uomini esiste soltanto questa strada: una testimonianza sincera e autentica» (da "Tracce" di Ottobre)
Uno dei più grandi autori russi contemporanei, oggi in esilio: «Quando la guerra finirà saranno la lingua, la musica, la poesia a costruire ponti tra russi e ucraini. Per questo non smetto di scrivere»
La mostra sul beato José Gregorio Hernández, la sua prima volta al Meeting, le sfide di un Paese in crisi, tra chi cerca di fuggire e chi è costretto a restare. Parla il cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Caracas
Don Puglisi, ucciso dalla mafia e beato, raccontato al Meeting dal magistrato antimafia: «La sua capacità di ascoltare e la forza di spendersi in prima persona hanno segnato la mia professione»
Dal suo “Manifesto per il cambiamento” è nata una delle mostre più amate al Meeting. «Molti giovani sono spenti, voglio riaprire le grandi domande». Parla il cantautore siciliano
«Non bisogna rinunciare al desiderio». Parla il grande drammaturgo e regista francese. Nel suo “teatro del conflitto” va in scena il dramma dell’uomo. E la trappola della lingua
Che idea ha di conoscenza uno dei più grandi fisici italiani? Cosa sono i "buchi bianchi" e cosa significa studiare la creazione e darle del "tu"? «Più capiamo, più cresce la meraviglia»
L’esaltazione del desiderio e di una ragione aperta. Il grande teologo americano John Cavadini parla del valore “controculturale” de Il senso religioso: «Mi commuovo al pensiero che i miei studenti possano leggerlo». Da Tracce di giugno
Da "Tracce" di maggio un dialogo con Cesare Pozzoli sulla “società della prestazione” e la sua esperienza di avvocato del lavoro: come vivere la professione raccogliendo le sfide di una realtà che cambia
Assegno unico, modifica dell'ISEE, fisco rispettoso dell'articolo 53 della Costituzione, il patto per la Natalità. Adriano Bordignon, nuovo presidente del Forum delle Associazioni Familiari, spiega perché questi temi non sono un "pallino" dei cattolici
La sua storia e quella della sua terra martoriata. Il racconto di un popolo che continua a vivere. Su Tracce di Aprile, parla monsignor Borys Gudziak, arcivescovo metropolita di Philadelphia della Chiesa cattolica ucraina
Per il filosofo Silvano Petrosino, nel dibattito sulla GPA, non ci si può limitare al gioco di forza per approvare una legge piuttosto che un'altra. Ma occorre capire la posta in gioco. Sempre la stessa dai tempi di Abramo
Cantante milanese, è morto il 29 marzo di dieci anni fa. Una vita tra musica e ospedali. Raccontata sempre, attraverso le sue storie. Lo avevamo incontrato un anno prima della morte, durante un incontro a Portofranco (da Tracce, gennaio 2012)
Sequestrato per più di due anni dai terroristi islamici, padre Pier Luigi Maccalli, il missionario in Africa, racconta il dialogo con i suoi carcerieri. E con Dio (da Tracce di marzo)
Un dialogo con il monaco cistercense norvegese e vescovo di Trondheim, per la prima volta al New York Encounter. Da Tracce di Marzo
È morto lo scrittore lombardo. Su Tracce di gennaio 2018 aveva raccontato di sé e della sua opera, dei quarant'anni di lavoro in banca e di quel desiderio che il tempo non resti «oscuro, senza ricerca»...
I suoi personaggi sono sempre in movimento verso gli altri. E portano addosso la sua malinconia. Su "Tracce" di Gennaio, un dialogo con lo scrittore israeliano, che canta il desiderio e la vulnerabilità del nostro tempo