Comunicato stampa a cinque anni dalla morte di don Giussani

Nel quinto anniversario della morte di don Luigi Giussani (15 ottobre 1922 - 22 febbraio 2005) e nel 28° del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione, verranno celebrate Messa da numerosi vescovi in Italia e nel mondo, secondo questa intenzione: «Il Signore aiuti la Fraternità di CL a realizzare il proprio scopo: mostrare a tutti, secondo il carisma di don Giussani, la pertinenza della fede alle esigenze della vita».

Un elenco delle celebrazioni è sul sito www.clonline.org.

In particolare segnaliamo che presiederanno le Messe:
- a Milano, il card. Dionigi Tettamanzi, lunedì 22 febbraio, ore 21.00, nel Duomo
- a Genova, il card. Angelo Bagnasco, martedì 23 febbraio, ore 21.00, Chiesa di Santa Marte
- a Roma, il card. José Saraiva Martins, lunedì 22 febbraio, ore 19.30, Basilica di S. Sabina all’Aventino

In un recente intervento, don Julián Carrón, successore di don Giussani alla guida di CL, ha detto: «Don Giussani ci dice che “l’uomo non è capace di essere se stesso, di rimanere uomo, se non con l’aiuto di Cristo. Senza l’aiuto di Cristo l’uomo non capisce di essere domanda, non capisce che la sua natura è di essere desiderio, perciò si scandalizza che il suo desiderio non sia soddisfatto. Ma l’uomo da solo è talmente poco capace di essere se stesso che, senza Cristo, non sarebbe più neanche uomo. E, infatti, dimenticherebbe di essere desiderio di felicità”. Uno sguardo come quello che ci testimonia don Giussani sull’umano noi non ce lo possiamo nemmeno sognare. E non è perché don Giussani aveva un temperamento particolare: quello sguardo che don Giussani ci testimonia – occorrerebbe cancellare più della metà di quello che ha detto per cancellare quello sguardo – è il segno più potente della contemporaneità di Cristo per noi, ora; è il segno che il carisma è un dono dello Spirito, che l’abbiamo visto vibrare in quello sguardo».

l’ufficio stampa di CL

Milano, 18 febbraio 2010.