Il "raggio"
Il "raggio" era un momento caratteristico
e importante della vita in Gs.
Quando i ragazzi si radunavano, almeno per un'ora, tutti i presenti, di
qualunque idea fossero, potevano - alzando la mano, e ad un cenno di chi
presiedeva - intervenire dando il proprio parere sul tema posto all'ordine
del giorno, parere che si insisteva derivasse il proprio contenuto dal paragone
con un fatto già vissuto personalmente, con esperienze già
fatte, con criteri già sofferti. Alla fine, per dieci minuti un quarto
d'ora, la persona più matura, che presiedeva l'assemblea, faceva
una sintesi degli interventi tesa a costituire una risposta determinata,
e sommariamente completa, al tema dell'ordine del giorno. Il valore di questo
elemento sintetico era molto grande perché lo scopo di tali riunioni
era quello di mostrare come la fede cristiana vissuta sapesse valorizzare
tutti gli aspetti autentici e veri della vita di chiunque fosse intervenuto,
dando così al problema una risposta, ipotetica o meno, ma più
compiuta, più comprensiva e più concreta delle soluzioni che
quei ragazzi e quelle ragazze sentivano nell'aria della scuola e della società.
da: L.Giussani, Il
movimento di Comunione e Liberazione, Conversazioni con Robi Ronza,
Jaca Book, Milano 1987, pp.31-32