Ora et labora: possibilità di Bene per tutti (Sulla situazione attuale)

Gioventù Studentesca

Pacchi bomba da Bologna e da Cagliari con obiettivi l'Europa e le istituzione comunitarie. Scioperi civili e scioperi selvaggi. Migliaia di cittadini a piedi o impossibilitati a recarsi nei luoghi di lavoro. Grandi industrie che falliscono per la cattiva gestione di certi grandi industriali che hanno avuto la preoccupazione di fare cassa sulla pelle di risparmiatori e piccole imprese. La piazza sempre pronta ad agitarsi e cercare il colpevole di turno per puntargli contro il dito, in nome di una "questione morale" che viene posta da alcuni politici addirittura come condizione per future alleanze elettorali. Quella in Italia sta divenendo una convivenza forzata, in cui è diventato diritto tutto ciò che l'uomo vuole - anzi pretende, in quanto gli è dovuto - e non importa se per ottenerlo deve andare contro il bene degli altri.

Nell'Europa medievale i monaci benedettini avevano come regola l'ora et labora. Costruirono l'Europa sulle ceneri di un grande impero che si era sbriciolato sotto i colpi delle invasioni barbariche. I monaci s'incontrarono con i barbari e costruirono la nostra civiltà. Si stabilirono in luoghi impervi e paludosi. Cominciarono a lavorare la terra per sostentarsi. Salvarono, con lo studio e la copiatura, i testi degli antichi, divenendo così centri di irradiazione culturale, da cui poi sarebbero nate le Universitas studiorum. Necessitarono così di scandire il tempo con la preghiera e le campane. Poi, per razionalizzare il lavoro compiuto, inventarono la ragioneria e la partita doppia. A mano a mano i monasteri cominciarono ad ingrandirsi, accogliendo contadini formarono villaggi intorno. Ed ecco che nasceva così la coscienza di popolo, perché l'esperienza che vivevano i monaci veniva a costituire una possibilità di bene per tutti.

Crediamo dunque che anche oggi ci possa essere una possibilità di bene per tutti attraverso una educazione, proprio come facevano gli ordini monacali. Anche noi a scuola desideriamo essere educati ad una possibilità di bene, partendo da un'ipotesi positiva sulla realtà. Come accadde ai barbari.