Passione per la libertà e per il bene comune (Elezioni in Brasile)

Comunione e Liberazione Brasile

Il diffondersi di un confuso relativismo culturale e di un individualismo utilitaristico ed edonista indebolisce la democrazia e favorisce il dominio dei poteri forti. Bisogna recuperare e rinvigorire un’autentica sapienza politica; essere esigenti in ciò che riguarda la propria competenza; servirsi criticamente delle indagini delle scienze umane; affrontare la realtà in tutti i suoi aspetti, andando oltre ogni riduzionismo ideologico o pretesa utopica; mostrarsi aperti ad ogni vero dialogo e collaborazione, tenendo presente che la politica è anche una complessa arte di equilibrio tra ideali e interessi, ma senza mai dimenticare che il contributo dei cristiani è decisivo solo se l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà, chiave di giudizio e di trasformazione.
(Benedetto XVI, Discorso al Pontificio Consiglio per i Laici, 21 maggio 2010).


Le circostanze per cui Dio ci fa passare sono fattore essenziale e non secondario della nostra vocazione, della missione a cui ci chiama. Se il cristianesimo è annuncio del fatto che il Mistero si è incarnato in un uomo, la circostanza in cui uno prende posizione su questo, di fronte a tutto il mondo, è importante per il definirsi stesso della testimonianza.
(Luigi Giussani, L’uomo e il suo destino. In cammino, Genova 2002, p. 63)


Ogni circostanza è una provocazione che ci spinge a considerare ciò che abbiamo di più caro nella nostra vita. A motivo di questo, tutto ci interessa! Quindi anche la politica, che è lo strumento di cui gli uomini dispongono per perseguire il bene comune, il bene per tutti.


In queste elezioni chiediamo che questo desiderio del bene comune si riaccenda in noi, che siamo sempre più preda dell’individualismo. E poi lavoriamo per costruire rapporti con le persone (politici e non) che hanno questo stesso orizzonte, che siano persone desiderose di servire un popolo e non i propri interessi.


La prima vittoria in queste elezioni è che si desti in noi un’inquietudine – non stare tranquilli – non suscitata dalla rabbia o per il malessere dovuto alla mancanza di una classe politica adeguata, ma dal desiderio che gli uomini possano incontrare un’esperienza di bene. Che questo desiderio metta al lavoro ognuno di noi personalmente, senza delegare ad altri, ma costruendo dovunque siamo un pezzo di mondo nuovo.


1) Non chiediamo la salvezza alla politica, non è qui che cerchiamo la speranza per noi e per gli altri. La tradizione della Chiesa da sempre indica due criteri ideali per giudicare ogni autorità civile e ogni proposta politica:


a. La libertas Ecclesiae. Un potere che rispetta la libertà di un fenomeno così sui generis come la Chiesa sarà anche tollerante con qualsiasi altra aggregazione umana autentica. Il riconoscimento del ruolo pubblico della fede e del contributo che essa può dare al cammino degli uomini è, pertanto, garanzia di libertà per tutti, non solo per i cristiani.
b. Il “bene comune”. Il potere, come servizio al popolo, difende le esperienze nelle quali il desiderio dell’uomo e la sua responsabilità possono crescere in funzione del bene comune, attraverso la costruzione di opere sociali ed economiche, secondo il principio di sussidiarietà, sapendo che nessun programma potrà garantire la realizzazione del bene comune in termini definitivi per via del limite intrinseco a ogni tentativo umano.


2) Per questa ragione, diamo la nostra preferenza a chi promuove una politica e una modalità di essere dello Stato che favorisce la “libertà” e il “bene comune”, e che per questo può sostenere una speranza per il futuro, difendendo la vita, la famiglia, la libertà di educare e di realizzare opere che incarnino il desiderio dell’uomo. Facciamo questo in un momento storico che esige di non disperdere il voto per non accrescere la confusione in un contesto già confuso.


In particolare, invitiamo a guardare alcuni amici che, a partire dall’impegno personale con l’esperienza cristiana che condividiamo, hanno già dimostrato di lottare per una politica a servizio del bene comune, della sussidiarietà e della libertas Ecclesiae. Confidiamo che essi possano continuare a testimoniare la novità che è entrata nella loro vita come nella nostra, così che la loro azione possa rendere sempre più esplicito il frutto dell’educazione che abbiamo ricevuto: una passione per la libertà e per il bene vissuta come carità.


Movimento Cattolico di Comunione e Liberazione
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