Studenti durante un compito in classe.

Dopo le lezioni la gratuità che non ti aspetti

Al liceo Carducci di Milano, a ottobre, ci sono state le elezioni per il Consiglio d’istituto. Abbiamo deciso di candidarci in quattro, presentando in “campagna elettorale” delle proposte concrete nelle quali poterci giocare totalmente. Siamo partiti dalla passione per il cinema di uno di noi per proporre un cineforum, e dal desiderio di dare un giudizio su ciò che accade nel mondo per creare una rassegna stampa. Guardando poi alla nostra esigenza che la scuola non sia solo un dovere e che lo studio diventi un’occasione di crescita reale è nata l’idea di creare un punto di aiuto allo studio. Un luogo in cui gli studenti del ginnasio in difficoltà possano essere seguiti, settimanalmente, dai compagni del liceo. La proposta ha riscosso molto successo, tant’è che molti docenti si sono offerti di aiutarci in questo progetto e di sostenerlo. La sorpresa vera, però, è stata la partecipazione di diversi studenti del liceo, anche non di Gs, che si sono offerti di dedicare gratuitamente, a questa iniziativa, un pomeriggio alla settimana.
Muoversi partendo dal nostro bisogno e dai nostri interessi è stato il metodo più efficace per implicarci nella vita della scuola. Le sue mura non sono più un luogo estraneo e ostile, ma diventano un’occasione per la nostra vita. Per meno di questo, darsi da fare sarebbe tempo perso.
Emanuele e Gabriele, Milano