Il Ponte dell'Università di Cosenza.

In nove sul Ponte, per Tracce (e per noi)

Nella città calabrese, il Clu si prepara alla vendita straordinaria della rivista, a maggio: una due giorni nelle vie universitarie, che chiama in campo Claudia e i suoi amici. Senza l'affanno dei «grandi numeri», in un gesto per imparare a dire «Tu»

Io e i miei amici abbiamo accolto con estrema gratitudine la proposta della vendita straordinaria di Tracce prevista a maggio: pensavamo di fare due giorni di vendita pubblica proprio sul Ponte dell'Università, che è la principale via di passaggio, per avere occasione di incontrare tante persone e per portare loro la novità della bellezza che ha calamitato noi. Già ad ottobre abbiamo aderito alla vendita straordinaria in parrocchia universitaria: da una nostra semplice proposta è nato un rapporto con i parroci, e molti di noi hanno testimoniato una fecondità che non ci saremmo neanche sognati. Per questo motivo, io per prima aderisco oggi con la consapevolezza che innanzitutto questo è un gesto per ridestare me, per rendere più consistente il mio rapporto con il Tu a cui Carrón ci richiama da un po'.

Questa volta abbiamo pensato, per aiutarci ad un'educazione alla responsabilità, di procedere diversamente con l'ordine dei Tracce, seguendo le indicazioni di Carrón e della segreteria del Clu. Non giochiamo su grandi numeri, perché siamo una comunità da nove persone, ma siamo pronti ad impegnarci e a vivere questo gesto, consapevoli del fatto che non è una nostra bravura il determinante di tutto.

Claudia, Cosenza