Il cardinale Gualtiero Bassetti.

Perugia. Il Banco, il garage e il Cardinale

Una ventina di famiglie aiutate ogni settimana, con la consegna di un pacco di alimenti. Un bisogno cresciuto negli anni, tanto da dover cercare una sede più grande. La soluzione? «Un dono imprevisto, l'ennesimo di una serie»

È da quando abbiamo iniziato con il Banco di solidarietà di Perugia che ci è chiaro un semplice fatto: l’esito della nostra iniziativa e perfino la sua stessa continuazione in mezzo a difficoltà economiche, pratiche e burocratiche, non è frutto dei nostri sforzi e delle nostre capacità. Anzi, potremmo quasi dire che va avanti “nonostante noi”, grazie ad una serie di incontri e circostanze impreviste che non possiamo che riconoscere come un dono. Per esempio, quando diversi anni fa abbiamo avuto qualche problema di accreditamento presso alcuni enti istituzionali, abbiamo incontrato per caso la signora Paola che non aveva nulla a che fare con la nostra storia. Ci ha aiutato a risolvere il problema e poi è rimasta a lavorare con noi, dandoci una mano per la contabilità e l'organizzazione. Un incontro imprevisto, appunto.

Il nostro Banco prepara più o meno venti pacchi a settimana, da recapitare ad altrettante famiglie. I volontari che vi lavorano, appartenenti o meno al movimento, sono circa quaranta. Per diversi anni il Banco è stato ospitato in alcuni locali che ci erano stati messi a disposizione da una signora nostra conoscente - altra grazia inattesa -. Ma con l'aumentare del bisogno e delle necessità di cibo, quello spazio iniziava ad essere troppo piccolo. In più, l’edificio si trovava all'interno di una zona a traffico limitato, cosa che naturalmente comportava un’ulteriore difficoltà sia per chi veniva a ritirare il pacco, sia per coloro che portavano i "rifornimenti".

Gli amici volontari del Banco di solidarietà di Perugia, lo scorso anno, a dieci anni dall'apertura.

Da tempo, dunque, cercavamo una nuova sede più funzionale. Una ricerca non facile, e per un po' senza frutti. Fra i vari tentativi c'è stato anche quello di chiedere uno spazio al Comune, illustrando il servizio che stavamo facendo, ma non avevamo mai ricevuto risposta.

Finalmente, qualche tempo fa, il Comune ha proposto una soluzione: un vecchio locale-garage sicuramente più ampio e comodo rispetto alla sede precedente. Purtroppo, era anche inutilizzato da tempo e malridotto, quasi fatiscente. Nel caso avessimo accettato la proposta avremmo dovuto accollarci i lavori di sistemazione.

Un amico che gestisce una impresa edile si è offerto di portare a termine i lavori più urgenti a un costo ridotto, ma le spese sono comunque lievitate fino a 3.500 euro. Decisamente troppo per la nostra cassa che conteneva solo mille euro, frutto di una raccolta di fondi durante una festa organizzata qualche mese prima. Sembrava la fine delle nostre "velleità" e della nuova soluzione.

Ma poi, ancora una volta, è accaduto l'imprevisto. Attraverso un canale inatteso abbiamo avuto la possibilità di sottoporre la questione al segretario dell'Arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Riuscire a trovare uno spiraglio nella sua agenda ricca di impegni era molto difficile, ma nel mese di luglio ci ha risposto. Il Cardinale ci conosceva già, perché avevamo avuto modo di incontrarlo in passato. Gli abbiamo esposto il nostro problema e la sua risposta ci ha spiazzati: «Vi aiuto io, non vi preoccupate». Insomma, siamo davvero nelle mani di un Altro che segna la nostra strada in ogni momento. E tutto quello che accade conferma questa certezza.

Beniamino, Perugia