Napoli

Napoli. Vicini di casa del Cardinale

Una nuova sede è per la comunità partenopea, tra i vicoli alle spalle del Duomo. All'inaugurazione, tra famiglie, studenti, imprenditori, è intervenuto anche l'Arcivescovo della città, Crescenzio Sepe

«M’avite fatto sudà sette camicie». Così il cardinale Sepe, arcivescovo della città, ci ha scherzosamente salutato all’inaugurazione della nostra nuova sede di CL a Napoli, in uno dei tanti vicoli stretti e lunghi alle spalle del Duomo. Inutile impostare il navigatore, dice qualcuno, «tanto con la macchina non ci arrivi...»: si arriva solo a piedi. Ad attendere il Cardinale c'erano mamme con passeggini, bambini che giocavano tra le gambe degli adulti, imprenditori, studenti, insegnanti… Tutti volevano esserci ad ascoltare, anche in piedi sulle scale.

«Sono contento di essere qui oggi con voi in questo luogo», ha detto Sepe prima della benedizione: «In qualche maniera sentivo il dovere di aiutarvi a diffondere il carisma di don Giussani, ma anche di soccorrere, andare incontro alle tante necessità della Chiesa. Ora sono contento che siamo vicini di casa».

Mentre sentivamo le sue parole e, successivamente, mentre cantavamo e stavamo insieme ci siamo scoperti figli di don Giussani e di una storia, quella della Chiesa, che non lascia l’uomo solo. Per anni abbiamo cercato una sede in cui poter condividere i gesti della comunità. Non ci siamo disperati, ma ora più che mai abbiamo preso coscienza che la casa (o la sede) non è solo un insieme di locali in cui accogliere chi ha bisogno, piuttosto il luogo della figliolanza di un cuore vivo, animato dallo Suo sguardo misericordioso sulla nostra vita e per questo in grado di accogliere, per sovrabbondanza.

Al termine della serata, qualcuno di noi tornava a casa canticchiando la canzone di Claudio Chieffo: «Devi dirmi dov’è la tua casa dei fiori, è da sempre che cerco la casa dove posso tornare... Devi dirmi dov’è, perché voglio venire anch’io, fammi stare con te…».
Felice, Napoli