Banco Farmaceutico. Come nasce un "gesto buono"

Una piccola realtà che aiuta chi non può comprare medicine alle porte di Milano. Una carità che commuove e fa muovere. Come è successo a un venditore d'auto. E ha a che fare con il gusto della vita...

Nella nostra zona, da tempo, stiamo costruendo una realtà locale del Banco Farmaceutico. Oltre alla “Giornata della raccolta del farmaco” e del “Recupero farmaco valido”, abbiamo realizzato anche un luogo dove distribuiamo gratuitamente i farmaci alle persone che non possono pagare nemmeno il ticket. Poco tempo fa, mi è venuta questa idea: negli anni abbiamo conosciuto un grosso imprenditore che vende auto e a cui abbiamo chiesto in alcune occasioni di sponsorizzarci eventi fatti per il Banco. Ho pensato: «Perché non chiedergli un aiuto economico per sostenere queste piccole spese?». Io e il mio amico Giuseppe, farmacista di cui l’imprenditore è cliente, siamo andati a trovarlo. Come al solito, ci ha accolto bene, ci ha parlato dei suoi grattacapi, un po’ di salute, un po’ di affari che non vanno tanto bene e poi, quando gli abbiamo spiegato la nostra idea, ha raccolto tutti i dati in un foglietto in fondo al quale ha scritto: «Mille euro».

Al di là del nostro stupore per questa generosità inattesa, ci ha colpito la sua reazione. Non come in passato, in cui tutto è terminato con «grazie e arrivederci». Lui è sembrato colpito da quello che stiamo facendo, come se intuisse ciò che c’è dietro a questo gesto di carità. Un gesto “buono”. Si è illuminato, ha chiamato anche un suo collaboratore e ci ha presentato come se fossimo amici da sempre. E non gli avevamo parlato di Gesù Cristo o dell’Avvenimento...

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Questo episodio mi è tornato in mente leggendo l’ordine del giorno dell’ultima diaconia, tratti da Generare tracce nella storia del mondo, dove ogni parola descriveva ciò che era successo. Ne cito due passaggi ad esempio: «È la parola responsabilità quella che assicura l’esito di una esperienza di corrispondenza al vero, al fascino del bello, alla commozione del buono, all’ineffabile felicità. Nella sua compiutezza, la grandezza della parola responsabilità è la principale sorgente del gusto della vita». E l’altro: «Là dove si genera un rapporto che giunge fino a una simpatia profonda al rinnovarsi di un attaccamento nato da uno stupore imparagonabile, la razionalità è un avvenimento». Sicuramente questo è un rapporto che d’ora in poi dovremo coltivare con molta più attenzione.
Giovanni, Buccinasco (Milano)