La Grigna (Foto Unsplash/Asoggetti)

«Mai soli, in ogni tornante della vita»

Greenpass, mascherine e "bolle" che non fermano il grande desiderio di trascorrere qualche giorno con i ragazzi di GS. E trent'anni di vacanze che non tolgono la sorpresa di un insegnante per la domanda di una mamma: «Ma voi chi siete?»

Era l’estate dell’88, San Martino di Castrozza, le prime vacanze di GS da insegnante. Gite, giochi, incontri bellissimi. Da allora, una fila ininterrotta di momenti così. Poi il Covid l’anno scorso. Certo non ha bloccato il nostro ritrovarci, che ha assunto nuove forme, ma le vacanze… Ad aprile si è aperto uno spiraglio. Tentiamo: un luogo vicino, dimensioni ridotte adeguate all’emergenza, attenzione alle norme. Sentiamo le suore Preziosine di Pasturo in provincia di Lecco, sono disponibili: 40 posti letto in sicurezza, pensione completa. «Dai, facciamo la proposta ai ragazzi». Ci stanno.

Dobbiamo dividerci in tre turni (Giussano e Carate, Desio e Seregno, Monza) per permettere a tutti di venire. Per la prima volta in trent’anni di vacanze incontriamo i genitori. La situazione è straordinaria e vogliamo condividere con loro la responsabilità della proposta che facciamo. Tre incontri, uno per ogni gruppo (in formazione mista: chi in presenza e chi in zoom), per spiegare le attenzioni “anti-Covid” con cui abbiamo pensato alle vacanze: greenpass, mascherine e distanziamento negli spazi chiusi, camere singole, colazione-pranzo-cena consumate con le stesse persone (le cosiddette “bolle”). Mentre spiegavamo le questioni tecniche, ci siamo accorti che emergeva con prepotenza la proposta e la sfida: verificare che non ci sono condizioni che possono fermare il nostro desiderio di vita. “Malgrado tutto abbiamo fame di un significato nella vita” recitava l’invito alla vacanza che si stagliava sul quadro Azzurro-untitled 1969 di Rothko, anzi, proprio dentro quelle condizioni che l’emergenza ci imponeva avremmo potuto scoprire la bellezza della natura della nostra compagnia.

Tutto ok, qualche domanda di chiarimento e… «Scusate», è la mamma di una primina: «Io è la prima volta che vengo, che vi vedo e vi ascolto, ma voi chi siete?». Trent’anni di vacanze e d’improvviso la domanda non scontata: chi siete? «Amici innamorati della vita perché incontrati da Chi continuamente la vita ce la dona nella sua bellezza. E questo lo vogliamo scoprire sempre, e insieme», rispondiamo quasi in coro.

E partiamo. Gite, giochi, incontri bellissimi e tanto cantare insieme («Venite a laudare per amore cantare…», si canta solo per amore).

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«Meglio di così non si sarebbe potuto immaginare: bel posto, suore a completa disposizione, amici stupendi con cui condividere il compito, ragazzi pieni di gioia e di stupore, e noi con loro!» è il WhatsApp di un’amica insegnante al termine della vacanza. «Come sarebbe bello che anche i nostri figli avessero qui degli adulti che stanno così con loro», si dicono le signore della cucina in un momento di pausa. Certo è un bel complimento… Ma noi non “stiamo con loro” a mo’ di incaricati: è la sorpresa e lo struggimento per lo stesso desiderio che sentiamo e per Uno che, presente in mezzo a noi, ci prende e ci accompagna in ogni tornante della vita.

«Io cerco qualcosa, qualcosa per la vita, che non diventi mai arrugginita. Tralerulerula», abbiamo cantato. E, trovata, continuiamo a cercarla.
Stefano, Seregno (Monza-Brianza)