Maturità. Un tempo pieno di scoperte

La preparazione dell'esame di Stato dopo due anni complicati. Faticosa, eppure sorprendente. La compagnia degli amici, lo sguardo di alcuni prof. E il desiderio di poter vivere tutto come occasione. Il racconto di Teresa

Il periodo in preparazione alla maturità è stato particolare e faticoso, ma allo stesso tempo pieno di scoperte. Faticoso per la mole di studio che ho dovuto affrontare, ma pieno di sorprese perché ho riscoperto come l’incontro che ho fatto sia capace di farmi compagnia anche di fronte alla fatica di stare sui libri.

In particolare questo è emerso nei giorni in cui, con altri maturandi, ho studiato insieme ai professori di GS. Quei giorni sono stati una sorpresa perché mi sono accorta di come la compagnia che avevo intorno mi aiutava a guardare quello che stavo facendo e tutto il resto in maniera diversa, senza farmi perdere nella mia ansia.

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Mi sono accorta, sollecitata dai miei amici e dai professori, di cosa c'era di bello per me nello studio. La Letteratura, per esempio, di cui mi sono scoperta appassionata. Ma sono stati anche giorni in cui ho visto avverarsi il mio desiderio di non affogare nell'ansia e nelle paure per l’esame, e tutto grazie a questa compagnia che mi ha aiutato a guardare la realtà come un’occasione. Mi ha colpito vedere nei giorni appena prima dell'esame che, nonostante fossi insopportabile, nervosa e stanca, non è mai mancato lo sguardo di un amico o della mia famiglia che mi dicesse: «Vai bene così». In ogni momento mi sono sentita guardata e voluta bene.
Teresa, Milano