Maria Aluigi

L’abbraccio del mistero

Il messaggio di Davide Prosperi e la lettera dei genitori di Maria Aluigi, tra le vittime dell’incidente stradale del 7 ottobre, che ha coinvolto ragazzi ed educatori di Cuore21, opera che accompagna i ragazzi con sindrome di Down

Carissimi Maria Cristina e Gilberto,
vi scrivo dopo aver appreso la notizia della morte di vostra figlia Maria e dei suoi amici. Di fronte a un mistero così profondo, chiedo alla Madonna che vi conforti e sostenga ogni famiglia e gli operatori e i volontari di Cuore21. Insieme a tutto il movimento, viviamo con voi il dolore indicibile di questo distacco, come richiamo alla nostra conversione. «Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi» (San Paolo). Solo perché partecipiamo della Sua presenza, siamo certi che la vita non finisce e che Maria va all’incontro con il Padre che l’ha voluta e amata. Affidiamo a don Giussani le vostre vite e la vostra opera.
Un abbraccio,
Davide

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Caro Davide,
il tuo conforto è arrivato inaspettato, come inaspettata è la compagnia che stiamo ricevendo dai tanti amici che in vario modo ci hanno cercato. Un grande dolore e un grande vuoto è l’esperienza che stiamo vivendo, ma nel contempo vediamo germogliare meravigliosi avvenimenti attorno a noi. C’è un vuoto bisognoso di amicizia e compagnia, non sapremmo spiegare meglio.
Il giorno della nascita di Maria, affetta da sindrome di Down, eravamo arrabbiati con Dio, poi un lungo cammino ci ha portati a viverla come il più bel dono ricevuto, un dono che nel tempo ha fatto germogliare la vita attorno a noi e ha fatto crescere la nostra famiglia.
Ora il Mistero ha ripreso violentemente Maria con Sé e, come dice Cristina, non ha raccolto solo un fiore ma un intero mazzo. La memoria dei sì detti con fatica nel lungo cammino fa confermare ora, con decisione, un sì a questo avvenimento drammatico: nonostante tutto, un sì pieno di gratitudine.
Nella presenza delle tante persone che si sono unite a noi nella veglia di preghiera c’era vivo l’abbraccio del Mistero, che ha scelto di portare nella Sua casa i nostri cari. Quanto accaduto non ha una spiegazione umana, la vita è un mistero, possa la compagnia che gli amici ci stanno facendo diventare terreno fertile per la crescita di una consapevolezza dell’amore di Dio per noi, un amore che richiede il nostro sì momento per momento; questo è il vero lavoro cui siamo chiamati.
Avevamo programmato di essere a Roma per l’Udienza con tutto il movimento e sarebbe stata con noi anche Maria, purtroppo non riusciremo ad esserci in presenza, ma ci saremo attraverso i media.
Ti chiediamo di portare con te noi, le famiglie amiche che hanno perduto i propri cari, e il lavoro nell’opera che abbiamo costruito, e di chiedere al Santo Padre di sostenerci nel nostro immenso dolore. Gesù ha detto che il Suo giogo è dolce e il Suo carico leggero, chiediamo a tutti gli amici di aiutarci a portarlo. Nelle tue parole ho sentito l’abbraccio di Giussani in quella foto dove si vedono il suo volto e le sue mani abbracciare a sé una persona.
Con grande stima per la tua dedizione a tutti noi, ti ringraziamo di cuore e ti abbracciamo.
Gilberto e Maria Cristina