Sergio Mattarella in visita al Saint Kizito (Foto Ansa)

Kenya. La gioia e il Presidente

La visita di Mattarella nel Paese africano ha toccato anche una storica scuola professionale nata dall'esperienza di Avsi e dalla passione educativa di don Giussani. Il racconto

Cari amici, volevamo condividere con voi il grande evento della visita del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, durante il viaggio di Stato in Kenya, alla più antica delle scuole nate dal lavoro di Avsi nel Paese: il Saint Kizito Vti. Si tratta di un’apprezzata scuola professionale con dieci corsi che formano cuochi, elettricisti, meccanici, tecnici elettronici, idraulici, parrucchieri, falegnami… Ogni anno accoglie 800 giovani provenienti dal tutto il Kenya e dall’estero.

Fu il cardinale Maurice Otunga, oggi Servo di Dio, che chiese a don Giussani di inviare dei Memores Domini per aiutarlo ad aprire scuole che potessero offrire un futuro ai giovani più bisognosi. Mi ha sempre commosso la sua grande premura di pastore verso il suo popolo: «I giovani poveri non possono studiare, vengono sfruttati e non possono mettere su famiglia: aiutatemi a dargli un futuro».



Qualche settimana fa, siamo stati informati della possibile visita del Presidente. Iniziamo subito a lavorare a un’ipotesi di percorso da fargli fare considerando i tempi a disposizione e le varie esigenze. L’Ambasciatore, la vice Ambasciatrice e il capo della Cooperazione Italiana vengono più volte a controllare tutto quello che si sarebbe potuto fare ed è anche una bella occasione per conoscerci meglio.

Passano i giorni e, benché io sia un po’ scettico, la possibilità che Mattarella riesca a passare al Saint Kizito si fa sempre più concreta. I preparativi fervono, e mi colpisce sempre di più l’eccitazione dei nostri studenti e degli insegnanti. Nei loro occhi vedo crescere l’emozione di un grande fatto che sta per accadere.

Finalmente arriva la conferma. Giampaolo Silvestri, segretario generale di Avsi, verrà dall’Italia ad accoglierlo e sarà presente anche monsignor Philip Anyolo, il nuovo Arcivescovo di Nairobi, un uomo molto desideroso di incontrarci e conoscerci, come ripeterà pochi giorni dopo alla messa per l’anniversario di don Giussani.

L’arrivo del Presidente Mattarella è un regalo bellissimo, i nostri ragazzini e tutto lo staff sono orgogliosi e profondamente emozionati. Due giovani studentesse gli spiegano in cosa consistono i loro corsi ed il Presidente le ascolta con attenzione e coinvolgimento. Alla fine lo salutiamo, emozionati, con un canto in Swahili, pieni di passione e gioia.

Quanto è successo è stata l’occasione di poter condividere i frutti del metodo de Il rischio educativo con cui ogni giorno proviamo ad aiutare i nostri studenti ad essere protagonisti della loro vita. Mi ha sempre commosso la lettera di uno di loro, un profugo, scritta al termine del percorso di studi che aveva potuto affrontare grazie al sostegno a distanza di Avsi: «Grazie perché in questa scuola, per la prima volta, sono stato trattato come un essere umano. Torno nel mio Paese ad insegnare al mio popolo come si fanno gli impianti elettrici».
Antonino, Nairobi (Kenya)