Riccione. Se Vasco incontra Giussani e Leopardi
Uno spettacolo nel pieno dell'estate romagnola, nato alcuni mesi fa, che ha messo insieme musica, testi e poesie per parlare del senso della vitaUna parola chiara, sul senso della vita, nel cuore dell’estate di Riccione e della Riviera romagnola. È stato questo lo spettacolo “Che senso ha tutto?”, presentato all’aperto davanti al Palazzo del Turismo di Riccione il 31 luglio alla presenza di circa 400 persone. In un’ora di evento, canzoni di Vasco Rossi, testi di don Luigi Giussani e poesie di Giacomo Leopardi hanno rilanciato, in modo coinvolgente, le domande sul senso della vita. Bravissimi, nel comunicare queste suggestioni, attori ed esecutori musicali.
Ma è stato solo un innovativo, e magari stravagante, spettacolo estivo? No. Tutto è nato dal cammino fatto da alcune persone del movimento di Riccione. Primo appuntamento il 9 dicembre 2022 con un gesto pubblico, in occasione dei cento anni della nascita di don Giussani, con la presenza di Giancarlo Cesana. Tra marzo e maggio il cammino è proseguito con l’ascolto, in un ristorante cittadino, delle prime tre puntate del podcast “Il senso religioso” di don Giussani. È stata una proposta rivolta a tutta la città che ha coinvolto decine di persone, molte delle quali nuove a questo genere di contenuti.
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Ad un certo punto, come un lampo, è nata tra noi un’idea originale, provocatoria, per proporre a tutti il lavoro fatto sui questi podcast. Racconta Giulio: «Una persona che fa parte del mio gruppo di Scuola di comunità era rimasta colpita dalla provocazione di don Giussani che invita a non assumere da altri i criteri per il senso della propria vita. Serve un lavoro su di sé per essere liberi e giudicare tutto alla luce delle domande del cuore. Questo, ha commentato il mio amico: “Devono saperlo tutti!”. Poi ci ha cantato di Vasco Rossi con quel “niente dura niente, dura e questo lo sai. Però non ti ci abitui mai”». Così abbiamo pensato di realizzare una serata tra amici ascoltando brani di don Giussani e canzoni di Vasco. «L’idea, però, era così bella che abbiamo deciso, aggiungendo anche poesie di Leopardi, di fare un gesto pubblico», continua Giulio: «È stato un successo e molti ci hanno ringraziato per aver proposto uno spettacolo non formale, sul senso della vita, nel pieno dell’estate». Le domande di Leopardi - «Ed io che sono?» -, quelle piene di stupore per le cose del mondo di don Giussani - «Com’è bello il mondo e come è grande Dio» -, sono state rilanciate nello spettacolo dalle canzoni di Vasco Rossi, sintetizzate nel suo provocante: «Vivere o sopravvivere».
Riccardo, Riccione (Rimini)