Dawson,Il cristianesimo e la formazione della civ

Il cristianesimo e la formazione della civiltà occidentale

Inroduzione di Serenella Carmo Feliciani
Christopher DawsonBUR - Milano 2004
Pagine: 296
Prima edizione: 1997


Nato nel 1889 in Inghilterra, Christopher Dawson dedicò tutta la vita allo studio e all’insegnamento universitario. Convertitosi alla religione cattolica nel 1914, Dawson appartiene a un gruppo di eccezionali personalità culturali che lasciarono la Chiesa anglicana, testimoniando l’insoddisfazione per una religione accomodante e innocua, per ritrovare nell’appartenenza alla Chiesa cattolica la vitalità della tradizione cristiana. La lettura di
questo saggio del 1950, forse l’opera più lucida e brillante di
Dawson, ci aiuta a comprendere l’importanza formativa e culturale dello studio del Medioevo. Egli stesso ci fornisce le motivazioni del suo interesse per quest’epoca.
Assistendo alla tragedia delle due Guerre mondiali, la
generazione cui lo storico inglese apparteneva aveva ben compreso come la barbarie fosse «una spaventosa realtà latente» sotto l’apparenza della civiltà: e la domanda che urgeva era capire su quali basi quella che allora si definiva «civiltà occidentale» potesse rigenerarsi, quali forze potessero essere contrapposte alla «mancanza di speranza nella vita» per ricostruire la società. Per questo interessavano a Dawson quegli uomini che, nel crollo dell’Impero romano e nell’irrompere dei barbari, con paziente costruzione fecero nascere l’Europa.
Pur in condizioni diverse, la domanda che Dawson si poneva è vitale anche per noi. Studiare la storia medioevale vuol dire trovarsi davanti la vicenda, complessa e contraddittoria come tutte le imprese umane, della formazione di quella civiltà che comunque costituisce la base della nostra stessa identità culturale. E il fattore su cui tale costruzione è incentrata è il cristianesimo.
(dall’Introduzione di Serenella Carmo Feliciani)