L’autocoscienza del cosmo

Luigi GiussaniBUR - Milano 2000
Pagine: 416
Acquista
Disponibile
Formato eBook


Il libro, quarto della serie Quasi TISCHREDEN, raccoglie conversazioni che prendono le mosse dai temi portanti di una delle opere fondamentali dell’Autore, Il senso religioso: il primato della realtà, le domande che costituiscono l’io, la dinamica della conoscenza e della libertà, il valore del segno.

Tu apri gli occhi, vedi la realtà e vedi che non si fa da sé. Per capire che il mondo è una realtà che non si fa da sé, guarda te stesso: non c’è nulla di più evidente per una persona matura, capace di usare la ragione, del fatto che nell’istante che vive non si fa da sé. Non c’è nessuno che possa rispondere di no o dubitativamente al fatto che in questo momento non si sta facendo da sé: «Non ti stai dando i capelli, non ti stai dando gli occhi, non ti stai dando niente, niente! Ma guarda che ci sono poche cose così sane, così pacificanti come questa: tu sei “fatto da”, sei fatto da qualcosa d’altro; tu sei quel livello della natura in cui la natura s’accorge di non farsi da sé».
Il cuore dell’uomo è il luogo dove diventano autocoscienza il cielo, la terra, le montagne, i capelli… L’io autocosciente è l’autocoscienza della natura, di tutta la natura. L’autocoscienza nel passero che corre per aria coincide con l’autocoscienza dell’uomo che lo guarda. L’uomo è autocoscienza di tutto.
Tutto il dramma che c’è nell’universo non è che le stelle girino o non girino, ma che l’uomo riconosca ciò in cui sta la sua totale consistenza, il suo compimento.
(Luigi Giussani)