AVSI L'asilo nelle favelas protagonista del G8

Nella periferia di Salvador de Bahia da uno sparuto gruppo di volontari nasce un piccolo asilo. L'opera comincia a crescere. Oggi, dopo aver coinvolto 135mila persone, sbarca al summit sullo Sviluppo

Alessandra Stoppa

Prima un gruppetto di volontari. Stavano coi bambini di strada. Da loro è nato un piccolo asilo, aperto a fatica in una delle favelas più degradate della periferia di Salvador de Bahia. Quindicimila persone, di cui quasi la metà viveva in palafitte. Erano i primi anni Novanta. Da quell’asilo di Novos Alagados a oggi, c’è di mezzo la storia di un progetto che ha coinvolto la vita di 135mila persone. Il programma si chiama Ribeira Azul. Ha toccato ogni aspetto della vita: l’educazione, il lavoro, l’urbanizzazione, le case, l’ambiente, le infrastrutture. È l’esempio concreto e vivo con cui la Fondazione Avsi si presenta al G8 Sviluppo. Con un incontro alla Farnesina davanti ai principali organismi internazionali e ai ministri delegati alla Cooperazione e sviluppo. «Creare programmi allo sviluppo che mettano al centro non le procedure, ma la persona, le persone destinatarie del benificio», dice spiegando il cuore dell’incontro il ministro degli Esteri, Franco Frattini.
Quanto è accaduto in quindici anni a Salvador de Bahia è il modo più chiaro per spiegare cosa significhi il contributo di Avsi al vertice sullo Sviluppo. Non solo partecipare al dibattito, concentrato sui meccanismi di aiuto, ma ancor prima sottolineare quello che insegnano le esperienze in atto in tutto il mondo. Ricentrare lo scopo ultimo della cooperazione: la valorizzazione della dignità umana.
Il programma Ribeira Azul è un percorso accaduto. Basta guardare il video alla sezione "Avsi Tube" del sito www.avsi.org. Tutto è iniziato «dalla povertà, percepita da chi la vive come un vincolo insormontabile, destinato a non cambiare», spiega Alberto Piatti, segretario generale di Avsi: «Accade poi un incontro con persone in cui si intravede una possibilità di vita più interessante, uno sguardo che porta a percepire in un altro modo il proprio valore e la propria innata dignità. Questo scatena una straordinaria capacità operativa che rende la persona protagonista dello sviluppo».
Alla Farnesina sono intervenuti anche l’ambasciatore del Brasile presso la FAO, José Antonio Marcondes, e il program manager della Cities Alliance, che insieme al ministero degli Esteri italiano, Avsi, le istituzioni locali e World Bank, ha reso possibile il progetto di Salvador de Bahia. Una partnership che ha funzionato. E un piccolo asilo delle favelas che diventa un modello di cooperazione e sviluppo internazionale al G8.