La creazione delle collane.

TENDE AVSI Le collane di Rose sbarcano in Italia

I gioielli delle donne del Meeting International Point saranno protagonisti della Campagna Tende Avsi 2009-2010. In vendita per costruire, a Kampala, una nuova scuola per seicento ragazzi
Emmanuele Michela

Dall’Uganda all’Italia. Le collane del Meeting Point International non conoscono confini: le abbiamo viste al collo delle numerose donne che le realizzano al centro d’accoglienza di Kampala e di tutti i visitatori che rimangono stupiti dalla letizia che si assapora in quel posto, ne abbiamo vista una indossata addirittura dal regista Spike Lee a Cannes, durante la premiazione di Greater, il documentario di Emmanuel Exitu che raccontava proprio di questa realtà che assiste donne e bambini. Quest’anno i gioielli delle donne di Rose saranno protagonisti anche della Campagna Tende Avsi 2009-2010, dove verranno messi in vendita per raccogliere fondi a sostegno di una nuova scuola per seicento ragazzi di Kireka, a Kampala.
Queste collane vengono create in maniera molto semplice: si usa la carta riciclata, con cui vengono fatte delle palline colorate, solidificate poi con un po’ di colla. A produrle sono, appunto, le numerose donne assistite dal Meeting Point, un centro d’accoglienza per donne malate di Aids gestito da Rose Busingye, infermiera africana da tempo partner di Avsi. L’attività di Rose è iniziata nei primi anni ’90, e puntava inizialmente ad assistere queste madri che avevano perso il marito, costrette a vivere di pochi dollari raccolti spaccando pietre, per mantenere sé stesse e i loro figli. Nell’incontro con Rose hanno scoperto il gusto di aiutarsi a vicenda, diventando come una grande famiglia: «Gli scorsi anni abbiamo costruito un asilo - spiega Elisabetta Ponzone, di Avsi -, ora intendiamo costruire una scuola secondaria per garantire a questi bambini di poter proseguire i loro studi». Il Meeting Point arriva ad assistere quasi 4 mila persone tra bambini e donne, alcune delle quali lavorano alla produzione di questi gioielli; all’inizio non era un lavoro, poi è diventato un vero business, che permette a queste donne di guadagnare soldi e di pagare degli operai che spacchino le pietre più grosse su cui poi lavorare. «Con le Tende di Avsi abbiamo deciso di sostenere questo loro lavoro - dice ancora Elisabetta -, per conferirgli la giusta dignità e valore, valorizzandolo come una micro impresa». Le collane saranno quindi disponibili per tutti, ordinandole via mail (collane@avsi.org, minimo 25 pezzi).
L’iniziativa rientra nell’ambito delle Tende di Avsi, un appuntamento ormai fisso del periodo natalizio, presente in numerose città italiane: si raccolgono fondi da stanziare per alcune opere sparse nel mondo. L’edizione di quest’anno ha come titolo “Crisi o sviluppo, la persona fa la differenza”, e, oltre a sostenere il progetto della scuola di Kireka, promuoverà la creazione di una “Banca del riso” per le famiglie degli agricoltori della Birmania, una mensa e un centro per donne e bambini a Oaxaca, in Messico, e infine il sostegno a distanza di alcuni bambini della Terra Santa.
Per ordinare le collane: collane@avsi.org
Info: www.avsi.org