Catherine Ashton (al centro) visita il Campo Avsi <br>ad Haiti. Con lei Alberto Piatti (primo a sinistra) e <br>Fiammetta Cappellini (a destra).

HAITI Il Ministro Ue visita il Campo Avsi

A due mesi dal terremoto il ministro degli Esteri europeo, Catherine Ashton, ha visitato Port-au-Prince. Incontrando anche gli sfollati ospitati nelle tende della ong italiana
Stefano Regondi

I bambini della scuola del campo escono dalla tenda in cui stanno seguendo la lezione, per cantare Bienvenuda all’inglese Catherine Ashton. È mercoledì 3 marzo. Lei è il ministro degli esteri Ue, in visita ad alcuni siti di intervento degli “europei”, tra cui Avsi. Si è presentata a Port-au-Prince per guardare con i propri occhi gli aiuti made in Europe a favore dei terremotati. La visita è durata un giorno. Il tempo sufficiente perché la Ashton potesse rendersi conto dello stato di salute degli sfollati e del lavoro delle forze scese in campo per aiutare la gente di Port-au-Prince.
Atterrata ad Haiti il ministro è stata a contatto con il team italiano. Il giro è cominciato in compagnia del Segretario Generale di Avsi, Alberto Piatti, e di Alberto Miozzo della Protezione Civile. Dopo una visita al sito dei Salesiani - dove squadre italiane dei Vigili del Fuoco e del Genio militare sono al lavoro per la rimozione delle macerie e la messa in sicurezza delle strutture - ha raggiunto la zona di Place Fierte all’ingresso di Citè Soleil. Qui è allestita una delle aree di accoglienza italiane, dove opera Avsi, che ospita 180 tende accogliendo circa 1800 persone: tra bambini, donne e anziani. «Anche se per poco tempo, la Ashton ha potuto vedere l’efficacia di questo sito», dice la responsabile di Avsi per il Sud-America Maria Teresa Gatti. È amplio il ventaglio di iniziative per restituire le condizioni di una vita umana al popolo haitiano “tirate in piedi” negli ultimi tempi. Anzitutto «la scuola in tenda per centinaia di bambini, dalla materna alla sesta elementare - racconta la Gatti. Le scuole cominciano il 3 febbraio. Il governo a seguito del terremoto ha posticipato l’inizio al 2 aprile. Perciò Avsi ha organizzato una scuola che già dal 5 febbraio ha dato il via alle lezioni». Dalla scuola all’ambulatorio. Ne è stato aperto uno per mamme e bambini, e insieme sono stati avviati dei corsi di formazione sanitaria per lo staff locale, con un programma di lotta alla malnutrizione.
Insomma l’aiuto e la creatività di Avsi e della Protezione Civile non si fermano. Ma da sole fanno poca strada. Ed è per questo che la presenza della Ashton a Port-au-Prince acquista un’importanza che va al di là delle formalità e dei buoni propositi. «Occorre che dalla presenza burocratica dell’Unione Europea si passi a quella fisica, concreta». Prosegue Piatti: «Finalmente la Ashton ha visto quel che c’è qui. L’Unione Europea, tra i donatori, è fra i meno influenti. Ora aspettiamo i frutti di questa visita». E chiosa: «Con il ministro ci siamo ripromessi di rivederci a Bruxelles».