Un momento della scorsa edizione.

MEETING La scintilla di ogni azione

È stata presentata a Roma la XXXI edizione della kermesse riminese, che si svolgerà dal 22 al 28 agosto
Stefano Regondi

«L'uomo è rapporto con l'infinito. È questa tensione il tratto inconfondibile dell'umano, la scintilla di ogni azione, dal lavoro alla famiglia, dalla ricerca scientifica alla politica, dall'arte all'affronto dei bisogni quotidiani». Tutta la XXXI edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli è dedicata a «quel punto della natura umana che si esprime come desiderio di cose grandi». Il cuore.
È così che si è parlato della kermesse di Rimini alla presentazione ufficiale nella capitale. «È un valore aggiunto per il Paese Italia», ha commentato Franco Frattini, Ministro degli Esteri, presente all’incontro che si è tenuto all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede. Mentre alle domande dei cronisti che lo hanno interrogato sul senso della sua presenza a Rimini, Joseph Weiler, docente ebreo della New York University, ha risposto dicendo che al Meeting si incontrano «serietà e amicizia, che sono il frutto della fede» (qui, l’intervento integrale).
Il Meeting vuole documentare la necessità di partire dall'umanità di ogni persona «perché è l'unico punto che accomuna tutti e da cui si può iniziare un reale dialogo tra i popoli», come ha detto Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting. Quest'anno, sarà inaugurato dal presidente d'Irlanda, Mary McAleese, e dalla rappresentazione del dramma Caligola e la luna, tratto dalla penna di Albert Camus.
I numeri della nuova edizione sono da capogiro, com’è tradizione nella manifestazione riminese, e testimoniano la ricchezza della proposta. In calendario troviamo oltre cento incontri dal respiro universale: dai seminari con fondazioni internazionali (Tony Blair Faith Foundation, Fondazione Adenauer, London Citizen e ResPublica) agli incontri "Caffè con...", veri e propri dialoghi tra protagonisti del lavoro e giovani. Dalle presentazioni di libri e video ai reportage internazionali ("Storie dal mondo", "Storie di sport, storie di vita"). Il Meeting ospita poi otto mostre: dalla crisi economica al samba, da Flannery O’Connor all’Ulisse di Dante, dalla matematica al Portico della Gloria di Santiago, fino alla figura di Stefano d'Ungheria, Danzica e Solidarnosc. Infine, diciotto spettacoli tra musica, teatro, danza e manifestazioni sportive. Tanti i protagonisti del nostro tempo invitati a offrire la loro testimonianza. Mary McAleese sarà intervistata dal giornalista John Waters sul tema "Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo". Don Stefano Alberto, docente all'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, svolgerà invece il tema del Meeting il 24 agosto. Sullo stesso palco si incontreranno, poi, il primate d'Ungheria e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, Péter Erdò, e il metropolita di Minsk e Sluzk, Filaret. Il 25 agosto sarà la volta del Patriarca di Venezia, Angelo Scola, che terrà una lezione dal tema “Desiderare Dio”.
Nell’edizione 2010, torna inoltre Rose Busingye, del Meeting Point International in Uganda, con alcuni ragazzi accolti nel suo centro che racconteranno come è stata possibile la rinascita di uomini nuovi. Interverrà Maria Teresa Landi, ricercatrice al National Institute of Health, il cuore della ricerca scientifica americana, con una testimonianza sul suo lavoro. E, per la prima volta, sarà presente al Meeting Margherita Coletta, vedova del brigadiere morto nell’attentato di Nassiriya.
Ecco solo alcune delle gemme che quest’anno la primavera del Meeting ospita. Ora occorre solo andare a incontrare il cuore dell’uomo, «scintilla di ogni azione».