La ricostruzione al centro Avsi di Oaxaca.

MESSICO Che cosa resta in piedi

Dopo il terremoto dello scorso giugno, che ha causato frane e smottamenti, le alluvioni stanno devastando molte zone del Paese. Rossana Stanchi, responsabile di Avsi a Oaxaca, racconta in un diario che cosa sta succedendo

Oaxaca, 28 settembre
La grande frana di cui avete sentito parlare oggi in televisione è avvenuta nella Sietrra Juarez, un paese a 3 ore e mezza da Monte Alban. Il paese si trova nella prelatura di Mixe, dove vive un popolo indigeno dello stato di Oaxaca, affidato ai Salesiani. Tra le cause del disastro naturale, le piogge incessanti che sono cadute nelle ultime settimane.
Da questa mattina cerco di comunicare con il Vescovo dei Salesiani ma non risponde nessuno. Non riesco a contattare neppure la parrocchia del paese dove è caduta la frana. Le comunicazioni con loro sembrano impossibili. In più, anche le strade sono accidentate, sono caduti parecchi ponti nei dintorni della città.
La situazione è peggiorata perché sono passate altre due tormente tropicali - mi pare si chiamino Lisa e Matthew - e per questo si registrano danni in tutto lo Stato.


Oaxaca, 29 settembre
Da ieri abbiamo sospeso le attività della mensa per i bambini perché il terreno è sempre più minaccioso. Una pietra molto grande si sta staccando. È preoccupante, soprattutto quando cambia il clima. Perché, dopo la pioggia, basta un giorno di sole e, seccandosi, la collina "scarica" le pietre.
In questi giorni, al Centro (nel quartiere di Monte Albàn) si reca solo il personale per preparare da mangiare e servire il cibo quando visita le famiglie. Dalle 7 alle 9 del mattino le mamme vengono nel cortile della mensa per ritirare il pasto per i loro figli e sono quasi 200!
La situazione non è facile. Si aggiunge il fatto che siamo in un momento di transizione di governo: sta uscendo il vecchio, che deve assicurare tutte le consegne al nuovo.
Da oggi abbiamo iniziato a cercare nel quartiere dei locali alternativi dove poter continuare almeno la mensa e il prescuola, possibilmente a partire già dalla prossima settimana perché non vorremmo interrompere il servizio in un momento in cui la necessità è così grande.
Hasta luego.
Rossana