«Ecco perché ho lavorato gratis»

Le voci dei volontari del New York Encounter

William Lobby, New York: «Voglio rendermi utile perché ho incontrato qualcosa di realmente grande nella mia vita e voglio in qualche modo ricambiare. E poi, visitare le mostre, incontrare le persone, e vedere il loro interesse per i diversi eventi e presentazioni è stato bello».

Luciano Pignataro, Italia: «Volevo fare qualcosa per questo grande evento. Avevo del tempo a disposizione e mi sono detto: "Perché non usarne un po’ per questo, per essere utile in qualche modo?”. Non ho scelto il settore in cui impegnarmi, mi è stato detto di venire qui alla biglietteria e ho detto: “Ok, va bene, voglio vedere dove posso essere utile”. Mi piace il fatto di incontrare la gente. Ogni volta può essere l’occasione di augurare una buona giornata, o semplicemente di scambiare due parole con qualcuno. È una bella cosa».

Anna Paolicelli, Staten Island (New York): «Sapevo che, facendo la volontaria, mi sarei coinvolta molto di più rispetto al seguire semplicemente gli incontri come ascoltatrice. In questo modo tu puoi aiutare anche le persone, sei qui dedicando il tuo tempo. È diverso da un semplice volontariato».