Il concerto di Chico Lobo e John Souza al Forum <br>di CdO Brasile.

«Il lavoro dice ciò che siamo»

A Belo Horizonte, il primo Forum Nazionale della CdO. Professionisti, enti sociali e imprese che cercano di costruire in un mondo che cambia di continuo. «Siamo forti più per le domande che ci poniamo, che per le risposte che diamo»
Angela Lopes e Renato Braga Fernandes

«Vogliamo cercare di capire che cos’è l’opera, l’impresa, nelle sue dinamiche specifiche. Questa sera non domandatevi “che cosa devo fare?”. Questo lo faremo domani mattina. Perché quello che facciamo è sempre espressione di ciò che siamo... La domanda di oggi è: “Perché succede quello che succede?”. Perché raggiungiamo certi risultati e altri no? Perché certi collaboratori sono motivati e altri no? Perché in alcuni settori siamo organizzati e le cose stanno andando bene, e in altri no? Dobbiamo capire le cause di ciò che accade. Il primo problema è il rapporto tra una persona e un’organizzazione. Un’organizzazione è un gruppo di persone che, insieme, cercano di raggiungere un obiettivo. Cominciamo prendendo in considerazione la persona».
In modo diretto, semplice e puntuale, Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere dal 2008 e consulente di società multinazionali, ha iniziato il primo Forum Nazionale della CdO in Brasile: “Sulla strada della Libertà”. Professionisti di società profit e no profit sono giunti da otto Stati diversi e da tredici città brasiliane per partecipare all’incontro, che si è tenuto a Belo Horizonte dall’8 al 10 giugno.

«Le domande sono l’inizio della saggezza». Questa frase riflette sia il modo in cui molti hanno partecipato al convegno, sia il metodo di lavoro che Scholz ha invitato tutti ad imparare in quei giorni. «L’uomo non può cambiare da solo», ha spiegato: «Per arrivare alla radice dei problemi è necessario fare domande. Siamo forti più per le domande che ci poniamo, che per le risposte che diamo. Con la domanda “portate fuori” quello che è già dentro la persona». Così, rischiarando la strada a tutti, Scholz ha tenuto una lezione della Scuola d’impresa dal titolo: "Costruire opere e imprese in un mondo che cambia". Ha tracciato un’ipotesi per identificare il percorso di sviluppo in un mondo con tanti cambiamenti e turbolenze, cioè per non diventare schiavi di condizioni che sono imprevedibili e incerte. Per questo, ha focalizzato tutto sul valore della persona, sulla necessità di guardarla per quello che è: la protagonista, punto centrale del lavoro e della società. Sempre attraverso nuove domande e con l’invito ad affrontarle insieme. Ad esempio: «Qual è lo scopo del mio lavoro? Perché lavoro? Qual è lo spessore della mia vita? Dove s’impara a relazionarsi con la realtà? Perché mettersi insieme?». O ancora: «Perché e che cosa significa delegare? Si tratta di uno strumento che aiuta molto sul lavoro, e senza di esso non si cresce». Si è snodato un cammino che ha anche aiutato a capire "come" la CdO brasiliana può aiutare in questo lavoro. E qual è il suo metodo.

Durante il Forum, in cui tanti professionisti sono venuti a condividere la propria esperienza nel mondo degli affari, del sociale, della sanità e dell’istruzione, è stato evidente che la CdO è uno spazio d’aiuto ad ogni persona per diventare protagonista della propria vita, del lavoro, delle proprie relazioni, affinché nasca e si sviluppi a poco a poco un contributo significativo per l’organizzazione cui appartiene. Questo era percepibile, innanzitutto, tra coloro che hanno partecipato a realizzare l’evento: il fare di ciascuno era basato su qualcosa che viene prima dell’organizzazione, prima della struttura, prima di tutto. Era soprattutto fondato sulla fiducia reciproca, radicato in un’amicizia che dà la certezza che, anche se non sappiamo "come fare"... possiamo comunque fare. Siamo in grado di sostenerci a vicenda e trovare insieme delle soluzioni.
Le domande e la condivisione di esperienze sono state un metodo importante. Molte persone hanno avuto l’opportunità di portare qui le loro sfide più sostanziali nel mondo del lavoro e hanno ricevuto giudizi concreti dall’esperienza di Scholz e di altri che operano nello stesso settore. Anche le persone che non hanno una posizione di leadership o che hanno problemi nei rapporti con i colleghi hanno ricevuto un aiuto: «Se lavori con persone che hanno una visione diversa dalla tua, non devi forzare nel riproporre quello che vuoi, ma devi concentrarti sulla persona, non su quello che vuoi. Cosa vi aspettate da questo lavoro che facciamo insieme?», ha detto Scholz.

La crisi economica che investe l’Europa è lontana dal Brasile. Ma il pericolo che gli uomini s’identifichino con la crescita, e che crollino quando tutto crolla, questo colpisce tutti. Allora la crisi ci pone una domanda molto importante: «Ma tu e la tua esistenza dipendete dai progressi dell’economia o da qualcos’altro?», ha detto Scholz: «Questo è talmente importante che in una riunione abbiamo dato la parola anche a un imprenditore la cui società ha chiuso. E lui ha concluso: “La mia azienda è fallita, ma io no!”. E lo ha detto con grande sofferenza, ma anche con grande libertà». Ciò che in tempo di crisi diventa evidente, è vero anche quando si ha successo. Il problema, comunque vadano le cose, è sempre lo stesso: «Chi sei?». Perché, se ci identifichiamo solo con quello che riusciamo a fare, diventiamo schiavi del nostro progetto.
La CdO è un’amicizia operativa e consapevole del fatto che ciascuno ha tutte le capacità necessarie per incidere e per cambiare la parte del mondo che gli è stata affidata. Tanto che il metodo non consiste nel fornire delle risposte, ma nell’aiutare ognuno a percorrere il suo cammino. È quello che hanno testimoniato alcuni ospiti del Forum. Marcos Zerbini, deputato dello Stato di São Paulo, ha raccontato come per lui la CdO sia una compagnia indispensabile, che lo aiuta nel percorso della sua vita. Marcus Pestana, deputato federale di Minas Gerais, ha tracciato un parallelo tra i valori di lavoro, libertà, solidarietà e sussidiarietà della CdO e i valori che lui personalmente vive come politico. Sergio Cavalieri, presidente Gruppo Asamar e presidente dell’associazione dei Dirigenti Cristiani d’Impresa, ha detto che considera il lavoro della CdO importante per la società e che è un aiuto a seguire la dottrina sociale della Chiesa come punto di partenza per la gestione d’impresa.

Durante il Forum è stato anche lanciato il vino Riserva Speciale “Don Virgilio Resi”, un gesto dell’associazione a lui dedicata in occasione dei dieci anni dalla sua morte, realizzato in collaborazione con l’azienda vinicola Perini. I proventi saranno devoluti alle Opere educative don Giussani e al Centro di educazione per il lavoro Virgilio Resi. Poi sul palco della tre giorni si è svolta l’insolita presentazione del romanziere Roberto de Freitas. Mentre l’amicizia artistica di Chico Lobo e John Souza ha offerto il lancio del cd The Tenor e Violeiro: il Teatro Alterosa era gremito per assistere al connubio tra la musica classica e la chitarra popolare. Un esempio della bellezza di un’amicizia operativa.
Domenica, in chiusura, Scholz ha sottolineato l’importanza del ruolo della CdO in Brasile: il suo impegno mira ad affermare la centralità della persona in qualsiasi contesto sociale o lavorativo e a promuovere una concezione dell’uomo, del mercato e dello Stato basata su principi di libertà responsabile, solidarietà e sussidiarietà. Il Forum è stato anche un’occasione per riproporre quest’associazione di persone a livello nazionale. Ora i lavori proseguono a livello locale attraverso diversi strumenti, così che ogni persona, indipendentemente dal settore in cui operi, possa essere aiutata a entrare nella sua realtà, a verificare l’esperienza di lavoro che le è stata data, senza dover tralasciare nulla, con un’intelligenza che aiuta a condividere tutto.