La copertina del nuovo numero.

E adesso il Corriere ti arriva via App

Il mensile della Cdo si rinnova, e sceglie il formato digitale. Una veste più moderna che abbraccia il web senza perdere il suo carattere originale: «Sostenere sempre lo sviluppo dell'impresa e la crescita professionale»
Elena Fabrizi

Il Corriere delle Opere si digitalizza con una nuova versione online. Da rivista cartacea, il mensile d’informazione della Cdo si trasforma oggi in un web-magazine scaricabile direttamente da internet. Un’occasione per stare al passo con tempi, sempre più dipendenti da App e tablet, ma al contempo per continuare a informare senza perdere il suo carattere originale, come tiene a precisare Bernhard Scholz, presidente Cdo, nel primo editoriale. Aggiungendo che il nuovo Corriere continuerà a portare argomenti che aiutino «lo sviluppo dell’impresa e la crescita professionale».

Nel nuovo formato le informazioni indispensabili sono disponibili con facilità, con link diretti e fotogallery che permettono di approfondire il contenuto. Molto più di un progetto editoriale, ribadisce Scholz: «È un soggetto che interroga i protagonisti, i numeri e i trend, e quindi comunica esperienze, riflessioni, dati e storie, raccogliendo difficoltà, suggerimenti e sfide».

Scaricabile attraverso un’App, permette un «maggiore dialogo con i lettori, interagendo sempre di più nell’ambito dei social network e delle piattaforme digitali», spiega Dario Vascellaro, direttore della rivista: «L’idea di trasformarlo è nata dalla necessità di creare un magazine più moderno che fosse integrato con il sistema di informazione della Compagnia delle Opere, già fortemente orientato al web». Basta guardare al servizio di newsletter, al portale www.cdo.org e a quello del Matching, attraverso cui "vive" la manifestazione “b2b” organizzata da Cdo a fine novembre.

Per Vascellaro il motivo chiave di questa scelta internautica è facilmente sintetizzabile: «Stiamo incrementando il protagonismo degli associati che, grazie al web, possono partecipare maggiormente». Da qui la presenza su social network come Facebook, Twitter e Linkedin. Sempre in linea con la filosofia Cdo, che «non propone modelli da applicare, ma esperienze e racconti che rendano gli imprenditori protagonisti».