Un campo profughi siriano visitato da Avsi.

#10forSyria: vogliamo un mondo di pace

Continua la raccolta fondi di Avsi. La campagna doveva terminare il 31 agosto, ma è stata prolungata a causa della continua richiesta di aiuti. Ecco di cosa si tratta e come è possible contribuire

«In questi giorni, il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano... C’è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!». Così papa Francesco ha espresso, all’Angelus di ieri, il suo dolore per la situazione siriana (vai al testo).

Solo il 28 agosto Marco Perini, responsabile Avsi in Libano, twittava: «Sul confine con il Libano Israele punta i missili. A pochi metri il campo di Marj el Kok e le nostre attività con i bambini». Poche parole che rendono bene l’idea di quanto la polveriera Siria possa in un attimo accendersi.

Da mesi Perini racconta, anche a Tracce, la vita dei profughi siriani nel Paese dei cedri: quaranta gradi sotto una tenda senza acqua né luce, col rischio colera. Solo una piccola parte di quel milione di profughi che sta facendo esplodere uno Stato che di abitanti ne conta 4 milioni.

«Grazie alla campagna #10forSyria abbiamo superato quota 130.000 euro. Con gli aiuti che arrivano dall’Italia compriamo cibo, vestiti, paghiamo corsi di recupero per i bambini per permettere loro una vita non normale ma quasi decente, già questa è una sfida enorme». Quasi 3.000 le persone aiutate con materiali per combattere l’inverno, e 2.000 ormai sono le famiglie che hanno ricevuto e continuano a ricevere i pacchi di alimenti o i kit igienico-sanitari. Tra gli aiuti, anche il finanziamento di tre parti e un intervento cardiochirurgico.

Nonostante tutto questo, «quello che facciamo non è sufficiente. Il numero dei rifugiati aumenta insieme ai bisogni», dice Perini.
La campagna #10forSyria di Avsi continua. Doveva avere termine il 31 agosto. Purtroppo ci sarà ancora bisogno di molti aiuti.

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