«Quello sguardo dietro il nostro gesto»
La vendita della rivista tra San Babila e Porta Venezia a Milano. In un centinaio, tra giovani e famiglie per far conoscere le storie dei cristiani perseguitati. Un gesto nel cuore della città per sentire ancora più vicina la testimonianza dei martiriSabato 23 Maggio, angolo tra via Palestro e corso Venezia. Qualche centinaio tra giovani, meno giovani, ragazzi, famiglie, percorrono i giardini e risalgono su, fino a San Babila, o più in basso, fino a corso Buenos Aires, proponendo Tracce ai passanti venuti a godersi un pomeriggio di riposo.
Non è la prima volta che la vendita di Tracce prende come base questo scampolo di Milano. Ma, se non è la prima volta, cosa rende non scontato questo momento? Cosa ci spinge ad impiegare così un pomeriggio del tanto agognato fine settimana? La risposta a questa domanda è contenuta a pagina 5 del libretto degli Esercizi della fraternità di CL allegato a Tracce: «Senza la risurrezione di Cristo, che cosa sarebbe la vita, quale sarebbe il suo significato?». E una certezza che questo sia vero per tutti, per chi il Tracce è venuto a proporlo, per i milanesi che passeggiano nel loro relax pomeridiano, per i cristiani perseguitati alle cui storie è dedicato il Primo Piano di questo mese, per i manifestanti pro-Morsi che passano in corteo nelle vie di fronte al parco con i loro megafoni a tutto volume.
Spesso i passanti tirano dritto, capita di beccarti qualche occhiataccia e, siamo franchi, un po' ci si resta male, ci si sente un po' importuni, ma tutte le volte sei costretto a domandarti: «Ma io perché lo faccio? Cosa, Chi ha preso la mia vita facendomi desiderare di condividerlo con tutti?».
Verso il finire del pomeriggio alcuni giovani cantano vicino a uno striscione che recita "Una Presenza nello sguardo". Parlano di quella Presenza che vuoi rivedere sempre, e che ti fa sentire così vicina Eunice, del Kenya, che nella sua testimonianza a pagina 17 della rivista dice: «Il compito è vivere la mia vita seriamente, tutti i giorni, con letizia per il fatto che Cristo è con me».
Andrea, Milano