È arrivato da Roma il nulla osta per la causa di beatificazione di Enzo Piccinini. Lo ha annunciato monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena, al termine della messa per il ventunesimo anniversario della morte del chirurgo modenese amico e collaboratore di don Giussani, celebrata martedì 26 maggio nel Duomo di Carpi, alla presenza di monsignor Giovanni Mosciatti. La comunicazione del Vaticano giunge, a sorpresa, ad appena dodici mesi da quella che accoglieva l’istanza di avviare la causa.

«L’annuncio che ci ha dato l’Arcivescovo non poteva essere più inaspettato e ci riempie di stupore e di gioia», ha detto Massimo Vincenzi, presidente della Fondazione Enzo Piccinini: «Il fatto che la comunicazione sia arrivata a ridosso della messa per l’anniversario di Enzo è una coincidenza che non fa che accrescere la nostra gratitudine. Riteniamo il nulla osta di Roma il frutto della personale cura e attenzione di monsignor Castellucci, perché possano procedere positivamente gli iter della causa di Piccinini e degli altri servi di Dio e venerabili di cui sono ricche le nostre diocesi».

Se la decisione di accogliere l’istanza per avviare la causa di beatificazione può essere paragonata, come ha spiegato Castellucci, all’iscrizione all’università, il nulla osta arrivato da Roma corrisponde all’accettazione di tale iscrizione. Il che significa che da oggi parte l’iter vero e proprio della causa, che si svolge nella Diocesi di provenienza del servo di Dio.

L’Arcivescovo di Modena ha espresso «grande gioia perché un secondo passo è stato fatto. Adesso veramente si tratta di lasciar parlare il popolo di Dio, attraverso le testimonianze che riguardano Enzo. Il resto mi pare che lo stia facendo lui».