Proponiamo qui di seguito il resoconto di un dialogo che si è tenuto lunedì 23 maggio tra giovani impegnati in un tentativo di presenza in università, a quattro giorni dalla conclusione delle elezioni, svoltesi in tutti gli atenei italiani, del CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). È la testimonianza di persone che partecipano cordialmente e consapevolmente ad una esperienza di educazione alla fede che desta in loro un interesse e una passione per tutto e che li sospinge ad entrare costruttivamente nella totalità della realtà, fino alla politica, cioè – nella fattispecie – alla proposta di un programma e di una lista aperta a tutti, attorno a cui si raccolgono protagonisti e candidati con le più diverse concezioni e provenienze. Ciò che viene documentato dagli interventi che seguono non è un impegno per addetti ai lavori, per aspiranti politici, ma per ragazze e ragazzi che esprimono, anche nell’ambito particolare della rappresentanza studentesca, il gusto di vivere e di condividere suscitato in loro da un incontro significativo: la loro presenza è l’epifania di una esperienza di positività e di pienezza, non il risultato di un progetto. Di qui – pur con tutti i limiti, le debolezze, le titubanze – quell’indomabile apertura agli altri, quel desiderio di coinvolgere in una amicizia senza confini, quello struggimento di poter servire il cammino di tutti, che si respira nei loro racconti, anche a fronte delle inevitabili tensioni e talvolta delle riduzioni e delle ostilità cui sono andati incontro. Se riproponiamo le loro testimonianze è perché esse possono rappresentare un contributo a guardare al presente, alla situazione umana e storica in cui ci troviamo, con fondata speranza.

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