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Referendum. L'abrogazione della legge Severino

La norma prevede la decadenza della carica o l'incandidabilità per chi è stato condannato in maniera definitiva. Ma anche la sospensione automatica delle cariche per sentenze di primo grado (dal ilsussidiario.net)
Corrado Limentani

I promotori del referendum n. 1 (scheda rossa) propongono di abrogare il “Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo conseguenti a sentenze definitive di condanne per delitti non colposi”, la cosiddetta legge Severino (dal nome del ministro della Giustizia che nel 2012 firmò il testo normativo).

In questo caso la proposta non è quella di abrogare solo un articolo o una norma, ma di cancellare un’intera legge.

La legge Severino prevede la decadenza dalla carica o l’impossibilità di candidare alla Camera, al Senato e alle elezioni comunali o di ricoprire le cariche di sindaco e assessore per chi abbia riportato una condanna definitiva (cioè non più soggetta ad impugnazione e quindi esecutiva) superiore a due anni di reclusione per alcuni gravi reati (associazione di stampo mafioso, droga, corruzione, eccetera).
Ma il titolo del quesito e della legge non danno conto di altre importanti e gravi previsioni contemplate dal decreto legislativo in questione (...).

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