Carissimo padre Sergio, carissimi amici del monastero della Cascinazza,

partecipo commosso assieme a tutto il movimento di Comunione e Liberazione al vostro profondo dolore per la perdita improvvisa dell’amico padre Quique.
Il suo sì totale a Gesù Cristo nella vocazione della vita monastica è stato per molti di noi, in questi anni, testimonianza unica di una fede vivace e tenera, capace di abbracciare con vigore fragilità e grandezze del cuore di ognuno, nel suo essere teso a riscoprire l’incontro vivo con il significato della vita.
La sua nascita al Cielo così misteriosa ravviva in tutti noi la sete di Colui che era l’affetto di tutta la sua vita: ce lo ha testimoniato nel lasciarsi conquistare sempre più dal Suo amore che lo precedeva, richiamandoci a una religiosità vera. Come ha scritto lo stesso padre Quique: «Senza una chiara coscienza del tuo nulla (della tua impotenza) e senza la gratitudine di saperti amato, non si capisce più niente di niente! Le due cose vanno insieme, cioè sperimenti un dolore di te come mai prima, tuttavia è un dolore che ride (L. Giussani), perché abbracciato dalla misericordia di un Altro».

Affido alla Madonna nella preghiera i famigliari, i compagni e tutti gli amici di padre Quique, che ora gode dell’abbraccio del Padre.

Davide Prosperi
Presidente Fraternità di Comunione e Liberazione