Il fatto più imponente della storia dell'uomo

Gli appunti dalla presentazione de "Il senso religioso" con Irene Elisei, Javier Prades e Davide Prosperi al Teatro Dal Verme di Milano, il 2 maggio 2023

26.05.2023

Davide Prosperi
Buonasera a tutti, benvenuti. Saluto e ringrazio tutti voi qui presenti al Teatro Dal Verme di Milano e tutte le persone collegate dall’Italia e dall’estero. So, dai nostri amici che si trovano nelle varie sedi dove sono stati attivati i collegamenti, che diverse personalità della Chiesa e della società civile partecipano a questo incontro, così come molte persone che non appartengono al movimento di Comunione e Liberazione: vi ringrazio per la vostra presenza e spero che questa sia un’ulteriore occasione per conoscerci meglio. Abbiamo appena ascoltato don Giussani introdurre così il tema del senso religioso: «Non solo si tratta di un fatto, di un avvenimento, ma del fatto più imponente e più inestirpabile della storia dell’uomo» (Puntata 1 del podcast Il senso religioso; min 5:13). L’audio è tratto dal podcast prodotto da Choramedia e disponibile online, che ripercorre tutti i contenuti del libro Il senso religioso, per la prima volta con la viva voce di don Giussani.

Già in questo estratto che abbiamo ascoltato, seppur breve, si coglie molto bene – credo – l’intensità con cui don Giussani introduceva innanzitutto i giovani, ma anche chiunque incontrava, al tema del senso religioso, la passione vibrante con cui invitava a prendere sul serio con tutta la propria ragione e tutta la propria umanità quel desiderio di senso, quella tensione all’infinito che ogni uomo sperimenta e si trova addosso. D’altra parte, proprio questa sua convinzione ha alimentato da sempre il suo instancabile impegno nell’educazione dei giovani. Ricordiamo una sua celebre frase riportata nel libro Porta la speranza: «Noi soffochiamo i giovani se pretendiamo da loro un entusiasmo per le cose limitate» (Porta la speranza, Marietti 1820, Genova 1997, p. 68). Per don Giussani è limitata ogni proposta che non sia tesa ad aprire lo sguardo, a introdurre un’esperienza di significato totale per l’esistenza. (...)

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