Prosperi: «Cosa rende possibile l'impossibile»
Un Meeting dedicato all'amicizia, Comunione e Liberazione e quella "compagnia guidata al destino" di cui parlava don Giussani. Da Avvenire, intervista al Presidente della FraternitàIn casa ciellina, da sempre, tutto ruota intorno all’amicizia. Sull’amicizia è fondata la pedagogia di Giussani. Il Meeting si chiama non a caso “dell’amicizia tra i popoli”. Il tema di quest’anno è dedicato all’amicizia “inesauribile” di Dio. Ed è proprio un’amicizia teologicamente intesa la chiave dell’unità di CL e del rapporto con la Chiesa. Come ci conferma in quest’intervista il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Davide Prosperi.
Perché avete scelto di parlare dell’amicizia?
Il Meeting ha un’autonomia organizzativa e di proposta ma, come tutti sanno, è una forma espressiva del movimento e quindi i titoli, e questo in particolare, sono sempre stati condivisi. Quest’anno è stata fatta una scelta anche con la volontà di dare un giudizio sul momento storico che sta vivendo il movimento. L’amicizia è infatti la forma entro cui si è sviluppato l’insegnamento di Giussani e dalla quale hanno preso corpo le comunità, la presenza pubblica e le opere del movimento, compreso il Meeting. Inoltre l’amicizia come criterio di affronto del rapporto con la realtà contiene anche un giudizio, per certi versi rivoluzionario, sul tempo in cui viviamo, segnato da un individualismo che, come ha giustamente rilevato il cardinale Zuppi proprio al Meeting, lascia le persone profondamente sole...
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